Nuovo attacco ucraino con i droni marini dopo quello di ieri contro una nave da sbarco russa. A essere colpita e danneggiata, stavolta, è stata la petroliera Sig. Feriti alcuni componenti dell’equipaggio. “Puniremo i responsabili dell’attacco terroristico”, ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova. Secondo Kiev, invece, “i porti russi di Anapa, Novorossiysk, Gelendzhyk, Tuapse, Sochi e Taman, nel Mar Nero, sono zona a rischio guerra”. Mosca, dal canto suo ha dichiarato di aver intercettato e respinto un drone americano nel Mar Nero.
Dall’Onu, intanto, è arrivato un appello a evitare l’escalation. “Ribadiamo con forza”, ha dichiarato l’ufficio del segretario generale, Guterres, citato dall’agenzia russa ‘Tass’, “il nostro invito a tutte le parti interessate ad astenersi da qualsiasi retorica o azione che possa intensificare ulteriormente il conflitto”. “Non ricordo”, ha replicato Mykhaylo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Zelensky, “se il segretario generale dell’Onu abbia parlato dell’inammissibilità dell’escalation quando la Russia ha attaccato i porti ucraini di Odessa e sul Danubio. Non ricordo se il signor Antonio Guterres sia uscito con una dichiarazione contro il terrore russo delle città pacifiche. Invece, quando l’Ucraina reagisce efficacemente, numerosi ‘avvocati del diavolo’ escono subito e chiedono… un immediate cessate il fuoco e dell’escalation del conflitto”.
Vincenzo Murgolo