Il Tar della Puglia ha respinto le richieste cautelari di sospensiva presentate da Federalberghi Puglia e dall’associazione Extralberghiero Terra di Bari contro la tassa di soggiorno istituita lo scorso luglio dal Comune del capoluogo. I giudici amministrativi, rilevano che le istanze presentate “meritano un approfondimento incompatibile con l’attuale fase cautelare”, e che “quanto al profilo del danno grave e irreparabile”, “non si evince il pericolo paventato dai ricorrenti sul corretto utilizzo dei proventi della tassa di soggiorno, considerato anche che “il procedimento non risulta ancora concluso e dette risorse saranno comunque destinate al turismo ed in modo coerente alla disciplina di settore”.
Federalberghi e l’associazione Extralberghiero avevano chiesto “l’annullamento previa sospensione” di tutti gli atti adottati dall’amministrazione comunale perché “frutto di uno sviamento di potere e di una plateale carenza istruttoria, tradottasi nell’adozione di una imposta di soggiorno in assenza della corretta e completa individuazione dei soggetti passivi, di un censimento reale delle attività sul territorio e del rispetto dei principi cardine del sistema contributivo e tributario, nonché del doveroso vincolo di destinazione delle risorse ottenute da detta imposizione”. Federalberghi aveva anche denunciato l’assenza di un “confronto reale con il partenariato sociale” e di una “strategia e pianificazione sul turismo a Bari”.
Stefania Losito