In quasi tutta Italia e, a sorpresa, soprattutto nel Mezzogiorno, oltre la metà della popolazione ritiene che la qualità della vita sia migliorata negli ultimi cinque anni. Lo dice l’Istat nei risultati indagine sulla qualità della vita in 26 città italiane, “Quality of life in European cities”, coordinato dalla Commissione Europea. Gli indicatori del report vanno dalla qualità dell’aria ai servizi sanitari, trasporti pubblici, spazi verdi, percezione della sicurezza, servizi sociali.
In media, in Puglia, 8 cittadini su 10 sono felici di vivere, in generale, nella loro città, tranne a Taranto che registra un valore minimo, con il 47,8%.
Bari si ritiene un po’ meno soddisfatta rispetto alla media europea dell’81,3 per cento ma soddisfatta quanto Barcellona, ad esempio. E negli ultimi cinque anni, secondo più di un cittadino su due, la qualità della vita è migliorata.
Solo sei tarantini su 100 si dicono soddisfatti della qualità dell’aria nella loro città, chiaramente per via della massiccia presenza industriale.
“Una scarsa efficienza percepita dell’amministrazione pubblica locale è espressa nelle città sarde e siciliane e in quasi tutte le città del Sud, con l’eccezione di Bari”, spiega l’istituto di statistica, che registra che, proprio nel capoluogo pugliese al centro delle polemiche per la commissione antimafia al comune, meno del 30 per cento degli abitanti è convinto che sia presente. Ma la stessa percentuale fa sentire i baresi e i tarantini sicuri nel passeggiare di notte nella propria città.
Resta il divario Nord – Sud su servizi e trasporti, e sugli spazi verdi e quelli ricreativi a libero accesso.
Stefania Losito