Resta alta la preoccupazione per quanto sta accadendo in Medio Oriente, soprattutto dopo l’uccisione del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, da parte di Israele. Gli Stati Uniti si dicono convinti che nei prossimi giorni l’Iran attaccherà proprio Israele nei prossimi giorni come rappresaglia per la morte di Haniyeh, che oggi sarà sepolto a Doha dopo i funerali celebrati ieri a Teheran dal leader spirituale iraniano, l’ayatollah Khamenei. Previsto, secondo i media americani, anche il coinvolgimento di Hezbollah, che nella notte ha lanciato dal Libano decine di missili verso il nord di Israele. Per il presidente americano, Joe Biden, l’uccisione di Haniyeh “non aiuta” a risolvere la situazione in Medio Oriente. L’inquilino della Casa Bianca, a quanto si apprende, si è detto “molto preoccupato”.
L’esercito di Tel Aviv ha reso noto anche di aver eliminato, in un attacco aereo, Mohammed al-Jabari, vice-capo di un’unità di produzione di armi della Jihad islamica e responsabile delle finanze dell’unità nel nord della Striscia di Gaza.
Intanto la compagnia aerea Ita Airways hanno sospeso i voli da e per Tel Aviv fino al 6 agosto con l’obiettivo di “preservare la sicurezza dei propri passeggeri ed equipaggi”. Anche la tedesca Lufthansa e la svizzera Swiss hanno annunciato lo stop ai voli per la città israeliana fino all’8 agosto, prorogando fino al 12 agosto la cancellazione dei voli per Beirut.
Vincenzo Murgolo