“D’accordo che Sanremo è Sanremo, ma neanche il festival musicale più importante d’Europa e forse del mondo può compiere il miracolo della maternità”. E cosi Michelle Hunziker è costretta a smentire la notizia, tutta sanremese, di essere nuovamente incinta. Peccato per i paparazzi pronti a scattare il filo di pancia sul palco dell’Ariston. Intanto Michelle sforna la prima intervista in elusiva al settimanale “Chi”, spiegando come si fanno i bambini: “Date tempo al povero Trussardi di fare il suo lavoro”. Insomma fare un figlio non è come cantare e può essere più difficile che scrivere una canzone: “L’idea c’è ma non è che io e mio marito ci siamo visti molto in questo ultimo mese. Anzi, sono piena di malinconia e combattuta da un dualismo interiore perchè da un lato sono presa dal Festival e le emozioni sono alle stelle, dall’altro vorrei avere con me mio marito e le mie bambine perchè anche loro sentono la mia mancanza. Ma, per come sono intense le giornate qui, farei loro del male e quindi sono rimaste a casa con il papà. Ora abbiamo deciso che, visto che Sole piange tutto il giorno, venerdì verranno tutti da me, così poi torniamo a casa insieme”.
Quindi venerdì potrebbe essere il giorno giusto? Macchè, dovremo pazientare ancora perché tra bimbe che piangono, festival in corso, tensione alle stelle, certe cose meglio rinviarle. Michelle è chiara: “Confermo che dopo il Festival vorrei un altro figlio, ma mi fa ridere il fatto che appena ho detto che avrei ‘riaperto il cantiere’ subito hanno scritto che sono incinta”.
Già, Sanremo è Sanremo anche con le sue fake-news. Ma è anche un palco dove si possono dire e fare cose molto interessanti e utili. E mamma Hunziker non intende perdersi soltanto in chiacchiere: “Il lavoro che voglio fare a Sanremo è invitare le donne a fare squadra perchè abbiamo un passo in più da fare, perchè gli uomini sono più bravi di noi a restare uniti. In Italia c’e’ un problema culturale perchè, essendo un popolo latino, la donna è territoriale e ha paura che la invadano, dobbiamo cambiare questo”.
Il che ci sembra più interessante del giallo sulla maternità.
Maurizio Angelillo