Aveva già scontato 18 anni per aver ucciso un dj barese: durante l’arresto ha minacciato il suicidio
E’ stato arrestato per maltrattamenti in famiglia, il 60enne di Grumo appula, nel Barese, denunciato qualche giorno fa dalla moglie per insulti e minacce. L’ultima volta, la donna sarebbe stata minacciata di morte con un coltello e schiaffeggiata. Dopo essere riuscita a fuggire in un casolare di campagna distante qualche chilometro dall’abitazione dei due, avrebbe chiesto aiuto ai carabinieri. Al loro arrivo nella casa di famiglia, i militari lo hanno trovato sul tetto, dove aveva legato una corda al comignolo del camino minacciando di uccidere prima i militari e poi se stesso. Nel corso della mediazione il 60enne, in evidente stato di alterazione psicofisica, avrebbe anche iniziato ad assumere un cocktail di farmaci e alcolici fino a perdere i sensi. A quel punto i militari sono intervenuti per bloccarlo e portarlo prima in ospedale, dov’è stato piantonato per 24 ore, e poi in carcere. Lei è stata medicata dal personale del 118 con prognosi di 5 giorni. Il presunto marito violento ha un passato da militante neofascista, già condannato a 18 anni, tutti scontati in carcere, per l’omicidio di un dj radiofonico commesso a Bari negli anni Ottanta, quando militava in una organizzazione di estrema destra. E’ accusato anche di resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale.
Stefania Losito