Si ritorna in classe senza distanziamento, ma solo con la mascherina, la scuola riapre e nessuno, nessun governatore, potrà più chiuderla disponendo la Dad, la didattica a distanza.
Il ministro della Pubblica istruzione, Patrizio Bianchi, in due interviste a Repubblica e al Corriere, riassume i termini delle riaperture che da domani interesseranno 4 milioni di studenti in 10 Regioni. Ma anche nelle Regioni, come la Puglia, che hanno fissato l’inizio dell’anno scolastico il 20 settembre, vi saranno scuole che anticiperanno l’apertura.
Due le armi principali che consentiranno agli studenti di non tornare alla Dad: il green pass e i test salivari, questi ultimi saranno sperimentati su base volontaria su 110mila alunni che frequentano le scuole sentinella individuate dalle Regioni. Se in una classe sarà individuato un caso andrà in quarantena la classe, se sarà individuato un focolaio nella scuola, chiuderà l’Istituto, ma nessun provvedimento dei governatori potrà prevedere lo stop dell’attività scolastica sull’intero territorio.
L’ampio numero dei vaccinati all’interno e all’esterno delle scuole consente una certa tranquillità nel contenimento dell’epidemia anche nel caso in cui si dovesse registrare un incremento per via dell’attività scolastica, che comunque per sua natura prevede assembramenti nelle classi e sui mezzi di trasporto.
E a proposito dei trasporti, non si placa in Puglia la decisione del Prefetto di Bari di prevedere doppi turni con ingressi alle 8 ( per il 75% della popolazione scolastica) e alle 9,40 (per la restante parte). La misura è ritenuta ingestibile dai presidi e il doppio turno divide anche la Giunta regionale pugliese con l’assessore alla Scuola, Sebastiano Leo, di professione docente, che chiede un ripensamento sul doppio turno. Domani (lunedì13 settembre) si terrà un nuovo vertice in Prefettura a Bari con la Regione i rappresentanti della scuola e soprattutto con i concessionari dei trasporti su ferro e su gomma che invece hanno chiesto con forza gli ingressi scaglionati non riuscendo a garantire la sicurezza sui mezzi di trasporto nelle ore di punta in cui gli studenti si aggiungono agli utenti abituali.