Rinviato al 9 ottobre, per la terza volta, l’incidente probatorio per raccogliere le dichiarazioni di Leonardo Iaccarino, ex presidente del Consiglio comunale di Foggia, nell’ambito dell’inchiesta su un presunto giro di tangenti a palazzo di Città. Iaccarino, arrestato il 30 aprile per presunta corruzione, tentata induzione indebita e peculato e attualmente in libertà con l’interdizione dai pubblici uffici per un anno, è indagato nell’inchiesta, ma è anche il principale teste di accusa contro l’ex sindaco Franco Landella, ai domiciliari fino a maggio e attualmente sottoposto a misura interdittiva. Quattordici indagati avevano sollevato eccezioni sull’inutilizzabilità delle intercettazioni e sull’inammissibilità del software Trojan ma stamani il gip del Tribunale di Foggia le ha rigettate, modificando anche l’ordinanza ammissiva dell’incidente probatorio: ora Iaccarino potrà essere ascoltato sia in qualità di testimone, sia come imputato. Intanto l’imprenditore Paolo Tonti è tornato in libertà dopo essere finito ai domiciliari. Secondo l’accusa Tonti avrebbe pagato una tangente di “non meno di 32mila euro” affinché venisse votato in Consiglio comunale il rinnovo di una proroga di concessione urbanistica. Secondo l’accusa, a intascare la tangente è stato personalmente il sindaco, che poi, con la collaborazione della moglie, avrebbe distribuito (due tranche da 2mila euro per un totale di 4 mila euro) ad alcuni consiglieri comunali di maggioranza. Intanto a Foggia dal 5 agosto scorso si è insediata la commissione antimafia dopo lo scioglimento dell’amministrazione per infiltrazioni da parte della criminalità organizzata.
Stefania Losito