No alle scuole sedi di seggi elettorali per le prossime elezioni amministrative. All’appello del presidente dei dirigenti scolastici del Lazio, Mario Rusconi, si sono aggiunte anche la Puglia, la Campania e la Lombardia.
“Invece di pensare o solo ipotizzare per il futuro soluzioni alternative, rispettose delle necessità educative delle future generazioni, si ricorre stancamente al tradizionale rito dell’uso delle scuole per i seggi elettorali – scrive Rusconi – Da anni abbiamo denunciato questa irragionevole scelta, comoda per chi conduce le istituzioni politiche, negativa per chi ha a cuore la preparazione culturale dei nostri bambini e ragazzi. Di fronte alla pandemia abbiamo assistito e tuttora assistiamo ad innumerevoli appelli alle misure di profilassi e alla necessità irrinunciabile della didattica in presenza, nel rispetto del distanziamento, evitando assembramenti, ribadendo la funzione socioculturale del fare scuola, guardandosi negli occhi, non perdendo nemmeno un minuto dell’imparare in presenza. Cosa diciamo ai nostri bimbi e ragazzi sulla chiusura annunciata delle scuole sede di seggio, centinaia nella sola Roma? Possibile che le nostre ormai vecchie proposte di luoghi alternativi non abbiano trovato spazio nemmeno in uno dei programmi politici sbandierati in questi giorni dai candidati alle elezioni?”, conclude.
In Puglia sono 54 i Comuni nei quali si voterà alle amministrative il 3 e 4 ottobre. Il turno di ballottaggio si terrà il 17 e 18 ottobre.
Stefania Losito