Il Green Pass è oggetto di polemiche tra Acciaierie d’Italia, ex Ilva, e i sindacati metalmeccanici. In una lettera inviata al prefetto di Taranto, Demetrio Martino, le organizzazioni sindacali hanno denunciato l’esistenza di una lettera con cui l’azienda avrebbe comunicato ai lavoratori sprovvisti di certificazione, a partire da lunedì, la disattivazione del badge e la collocazione in cassa integrazione ordinaria. I sindacati hanno anche annunciato una mobilitazione in autoconvocazione davanti alla Prefettura ionica proprio per lunedì in assenza di un ritiro delle disposizioni aziendali. L’azienda, secondo loro, così facendo avrebbe disatteso quanto previsto dalla procedura interna e dal decreto legge del governo, che prevede l’obbligo di Green Pass nei luoghi di lavoro pubblici e privati a partire dal 15 ottobre, venerdì prossimo. I sindacati hanno anche ricordato l’intesa raggiunta con Acciaierie d’Italia il 5 ottobre. In quella circostanza l’azienda aveva dato la propria disponibilità a eseguire tamponi gratuiti per lavoratori non vaccinati con test da effettuare in laboratori e farmacie convenzionate.
Poche ore dopo, però, è stata la stessa azienda a smentire quanto sostenuto dai sindacati. “La data di entrata in vigore della prescrizione”, si legge in una nota, “è, come noto, il 15 ottobre e come tale sarà applicata”.
Vincenzo Murgolo