Due mandati di cattura internazionali, chiesti dalla procura di Pavia, sono stati emessi nei confronti del nonno materno del piccolo Eitan, Shmuel Peleg, e dell’israeliano di 50 anni, Gabriel Abutbul Alon, che era alla guida della macchina con cui il bambino fu portato a Lugano per essere imbarcato su un aereo privato con destinazione Tel Aviv. Lo riporta oggi Il Corriere della Sera. Il piccolo sopravvissuto alla tragedia del Mottarone è al centro di una contesa tra due rami familiari. La notizia arriva il giorno prima dell’udienza in programma domani in Israele. Il Tribunale deve valutare il ricorso presentato dai nonni materni contro la sentenza che ha disposto il rientro del bambino in Italia.
Peleg e Alon, residente a Cipro, sono accusati dalla Procura di Pavia di sequestro di minori. Alon guidava l’auto a bordo della quale Eitan venne portato da Travacò (Pavia) dove stava con la zia tutrice Aya, a Lugano, per poi essere imbarcato su un aereo privato verso Tel Aviv. sono entrambi accusati a vario titolo di sequestro di persona, sottrazione e trattenimento di minore all’estero e inosservanza doloso di provvedimento del giudice in pregiudizio del minore e
della zia tutrice Aya.
I nonni di Eitan, Peleg ed Ester Cohen, “avevano da tempo maturato un sentimento di ostilità nei confronti della zia paterna tutrice Aya”. Lo riferisce la Procura di Pavia in merito alle ordinanze di custodia cautelare in carcere. Shmuel Peleg potrebbe rapire ancora Eitan, dall’ipotesi del pericolo di reiterazione del reato è scaturita l’ordinanza emessa dal gip di Pavia, su richiesta della Procura. Contestato anche il pericolo di inquinamento probatorio, mentre dai primi
accertamenti risulta che Alon lavorava per una agenzia di contractor con sede negli Usa.
Stefania Losito