Trieste, Milano e Trento, in quest’ordine, formano il podio della 32esima edizione dell’indagine annuale del Sole 24 Ore sulla qualità della vita nelle province italiane. Il Nord, dunque, come accade da sempre, è la zona d’Italia dove si vive meglio. E quest’anno, in particolare, il Nord-Est, perché il Friuli-Venezia Giulia, oltre che con Trieste, si comporta bene anche con le province di Pordenone e Udine e il Veneto con Padova, Belluno e Treviso.
Milano torna in alto dopo il crollo dello scorso anno, causato essenzialmente dalla pandemia, che spinse la provincia lombarda fuori dalle migliori dieci. E poi c’è Trento, saldamente al terzo posto. Un risultato che, unito al quinto posto di Bolzano, rende il Trentino-Alto Adige una delle migliori regioni italiane in assoluto per qualità della vita.
E il Sud? Occupa, come al solito, la metà più bassa della classifica. Trapani, Foggia e Crotone sono le province peggiori d’Italia. La Capitanata è nelle ultime posizioni in quasi tutte le graduatorie utilizzate dal Sole 24 Ore: 90 indicatori, che formano sei grandi classifiche di settore. E gli ultimi posti sono dominati da Campania, Calabria e Sicilia.
La miglior provincia del Mezzogiorno nella classifica generale è quella di Bari, ma soltanto al 71° posto su 107. Completano il podio meridionale Matera al 74° e Lecce al 79°.
Vero e proprio crollo in graduatoria per le province di Campobasso, all’80° posto e cioè 26 posizioni più in basso dello scorso anno e Potenza, all’85°, -14 posizioni rispetto al 2020.
Napoli è al 90° posto, Brindisi al 91°, Avellino al 93°, la provincia di Barletta-Andria-Trani al 94° e Taranto al 99°. E appunto, Foggia, al 106°, penultima in Italia.
Il Sud fa bene nella graduatoria “Giustizia e sicurezza”: le migliori sono Padova, Treviso e Oristano, ma Benevento è 18esima, Agrigento 19esima e Potenza 31esima. La migliore pugliese è Lecce, 47esima. Male Bari al 96° posto e Foggia ultima in Italia.
Nella categoria “Affari e lavoro”, comandata da Milano, Trieste e Prato, troviamo Lecce al 43° posto come miglior provincia meridionale, seguita da Napoli (46°) e Bari (52°). Matera è al 65° posto. Foggia al 102° e Potenza al penultimo, con un tonfo di ben 39 posizioni rispetto allo scorso anno.
Mezzogiorno che soffre nella categoria “Ricchezza e consumi” ai cui primi posti si trovano Milano, Aosta e Belluno. Al sud prevale il Molise con Campobasso al 61° posto e Isernia al 67°. Tra di loro si piazza Bari alla 66esima posizione. Potenza e Matera sono rispettivamente 78esima e 82esima. Foggia è 94esima, poi più in basso solo città calabresi, campane e siciliane.
Bari torna ad essere la miglior provincia meridionale nella categoria “Demografia, società e salute”, che ha pesato molto sulle statistiche soprattutto in questi due ultimi anni di pandemia. La provincia barese è 34esima in Italia, nonostante abbia perso 13 posizioni rispetto all’anno scorso. Seguono Catania (40°) e Matera (47°). Le altre sono molto più in basso: Foggia all’89°, poi Lecce, Barletta-Andria-Trani e Brindisi tutte oltre il 90° posto, con Taranto persino al 106° posto, dopo aver perso ben 45 posizioni rispetto allo scorso anno.
Lecce (44esima) e Bari (48esima) sono le migliori due province del sud per quanto riguarda “Ambiente e servizi”. Potenza e Matera sono 75esima e 78esima. Taranto è al 97° posto, ma fanno peggio Napoli (98°) e Foggia (100°).
Infine “Cultura e tempo libero”. In questo ambito, al Sud, vince Napoli, al 23° posto in Italia, con un balzo in avanti di 47 posizioni in un anno. Matera è al 57° posto, Bari al 64°. Foggia è al 94° posto e Potenza, con un altro crollo di 34 posizioni, cade fino al 99° posto. La classifica di settore vede, poi, tre città calabresi alle ultime tre posizioni in Italia: Reggio Calabria, Vibo Valentia e Crotone.
Gianvito Magistà