La pace è possibile ed è responsabilità di tutti. È il messaggio lanciato da Papa Francesco durante la celebrazione ‘Urbi et Orbi’ in Vaticano in occasione della domenica di Pasqua. Circa 100mila, secondo la sala stampa della Santa Sede e la Questura, i fedeli che hanno assistito alla funzione, riempiendo non solo piazza San Pietro, ma anche tutta via della Conciliazione fino a Castel Sant’Angelo.
“Ogni guerra”, ha ricordato il Pontefice, “porta con sé strascichi che coinvolgono tutta l’umanità. Dai lutti al dramma dei profughi alla crisi economica e alimentare di cui si vedono già le avvisaglie”. “La pace”, ha aggiunto Papa Bergoglio, “è possibile, la pace è doverosa, la pace è primaria responsabilità di tutti”. Sempre ricordando il conflitto tra Russia e Ucraina, il Pontefice ha poi citato il Manifesto Russell-Einstein del 1955: “Metteremo fine al genere umano o l’umanità saprà rinunciare alla guerra?”.
Nel suo messaggio il Papa ha ricordato anche le altre zone teatro di guerra, a partire dal Medio Oriente. “In questo giorno glorioso”, ha detto, “domandiamo pace per Gerusalemme e pace per coloro che la amano, cristiani, ebrei e musulmani”. Bergoglio ha anche pregato per la pace e la riconciliazione in Libano, Siria e Iraq e “per tutte le comunità cristiane che vivono in Medio Oriente”. Poi un appello alla fine dello sfruttamento e degli attacchi terroristici in zone dell’Africa come Sahel, Etiopia e Repubblica Democratica del Congo e della criminalità in America Latina. A fine luglio il Pontefice potrebbe fare tappa in Canada.
Vincenzo Murgolo