Emerge “un inquietante intreccio” tra “l’attività di governo di Trinitapoli e gli interessi di ambienti malavitosi tali da evidenziare” la “compenetrazione organica tra i rappresentanti delle consorterie criminali e locali e l’amministrazione comunale”. E’ emerso dalla relazione del Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, al Presidente della Repubblica,
pubblicata in Gazzetta Ufficiale, dopo le risultanze delle indagini delle forze di polizia effettuate nel comune pugliese,
disposte dal prefetto della Bat In particolare sono emerse “gravi irregolarità nell’affidamento del servizio per la
raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, nella gestione degli alloggi popolari, nei servizi di guardiania e di vigilanza dei terreni comunali, nella concessione di contributi e affidamenti di beni mobili e immobili ad una associazione colpita da interdittiva prefettizia”. Il comune della provincia Barletta andria Trani è stato commissariato per infiltrazioni mafiose lo scorso 31 marzo, e la gestione continuerà per altri 18 mesi. Nelle indagini riportate nel documento, sarebbero emerse anche nelle precedenti tornate elettorali comunali, le interferenze di un noto esponente della malavita locale “come a voler rivendicare il ruolo di collegamento tra gli amministratori eletti e il gruppo criminale di appartenenza”. Lo stesso pregiudicato, nel corso di un interrogatorio, ha dichiarato di essere “il trait d’union tra un noto capo clan locale ucciso nel 2019 mentre era in sua compagnia, e gli esponenti della classe politica”. La commissione di indagine ha riscontrato “frequentazioni dell’attuale sindaco con il predetto capoclan ucciso”.
Nella relazione prefettizia, inoltre, si sottolinea la continuità “tra vecchia e nuova amministrazione” eletta nel 2020, evidenziando il “perpetuarsi di comportamenti omissivi e condotte illegittime, avviate nelle passate consigliature, direttamente agevolative degli interessi criminali”. In particolare la presenza di due “assessori della passata amministrazione, prontamente confermati dall’attuale primo cittadino (assessore tra il 2016 e il 2020 nelle
passate giunte) tra cui l’ex vicesindaco, ai quali si aggiunge” un avvocato di fiducia di numerosi esponenti criminali
locali, stretto famigliare dell’ex sindaco. “Solo in apparenza la continuità gestionale tra vecchia e nuova amministrazione si sarebbe conclusa con la nomina, nel settembre 2021, di una nuova” giunta, avvenuta dopo l’insediamento della commissione d’accesso.
Stefania Losito