L’Ucraina ha denunciato il primo caso di raid missilistico dal territorio bielorusso. Il tutto poche ore prima che il presidente russo, Vladimir Putin, annunciasse che Mosca fornirà a Minsk i moderni missili a corto raggio Iskander-M, capaci anche di trasportare testate nucleari. Intanto il capo dell’intelligence militare ucraina, Budanov, ha spiegato che la ritirata da Severodonetsk, dove il sindaco ha annunciato che i russi hanno il “totale controllo” della città, è stata “tattica e organizzata”. Budanov ha poi aggiunto che “a partire da agosto si verificheranno eventi che dimostreranno al mondo che la svolta comincia ad avere luogo” e che “l’Ucraina tornerà ai suoi confini del 1991”.
Intanto gli Stati Uniti porteranno al G7, in programma da domani in Germania, la proposta di un ‘price cap’ al costo del petrolio. Una proposta che, secondo una fonte europea, l’Unione sta valutando, ma se questo porterà a qualcosa ancora non si sa. “I leader”, secondo la fonte, “possono discutere di tutto, ma poi bisogna attuare le decisioni”. “Al momento”, ha aggiunto, “non risulta che ci sia un grande appetito per riaprire il sesto pacchetto di sanzioni, quello che colpisce il petrolio russo, ma sono possibili interventi specifici come un completamento delle sanzioni stesse”.
Sullo sfondo resta però la questione relativa alle bollette. Secondo stime di Nomisma Energia, quelle della luce dovrebbero aumentare del 17% a partire dal 1 luglio e quelle del gas di ben il 27%. Un fenomeno dovuto “all’esplosione dei prezzi sui mercati internazionali” dopo il taglio della fornitura di gas russo alla Germania e all’Italia. Intanto si registra una nuova accelerazione degli stoccaggi nei depositi italiani. Secondo Snam, dei 218,88 milioni di metri cubi di metano in arrivo ben 98,02 sono destinati agli stoccaggi, pari a quasi il 45% del totale.
Vincenzo Murgolo