Non sono stati trovati materiali pericolosi sul luogo dell’incidente dell’aereo cargo ucraino precitato ieri notte a Kavala, in Grecia. Lo ha detto un portavoce dei vigili del fuoco greci, che ha aggiunto che è stato recuperato uno dei corpi degli otto componenti dell’equipaggio rimasti uccisi nello schianto. Le indagini erano concentrate su una sostanza bianca trovata vicino a luogo dell’incidente che aveva fatto temere una fuga di materiale tossico e aveva fatto scattare anche un allarme ambientale. La popolazione nel raggio di due chilometri era stata invitata a rimanere in casa con le finestre chiuse per la possibile presenza a bordo di sostanze chimiche pericolose. I soccorritori, inoltre erano riusciti ad avvicinarsi ai resti dell’aereo perché avevano avvertito bruciori a occhi e bocca. Il ministro della Difesa serbo Stefanovic ha fatto sapere che l’aereo era della compagnia ucraina Meridian Ltd e trasportava 11,5 tonnellate di materiale militare serbo destinato al ministero della Difesa del Bangladesh. Partito da Nis, era diretto a Dacca con scalo tecnico ad Amman, in Giordania.
Anna Piscopo