Sono serrate le trattative e gli incontri per evitare che domani il presidente del Consiglio Draghi vada in aula in Senato al buio. E’ vero anche che, nonostante il Pd sembra aver trovato un pertugio, indiscrezioni confermano che la linea del premier non è cambiata e che Draghi non ha intenzione di cedere troppo nelle sue comunicazioni in Aula.
E a proposito del Partito democratico, alla Lega non è piaciuta affatto la visita del segretario dem Letta a Palazzo Chigi. Si è detto sconcertato il leader del Carroccio, Matteo Salvini, e si è domandato come mai non fossero stati chiamati a colloquio tutti i partiti. Salvini ha visto in mattinata i vertici della Lega per poi spostarsi a Villa Grande, la casa di Roma di Berlusconi, per un nuovo incontro con il presidente di Forza Italia. Chiara invece la posizione di Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia, che spinge per andare subito al voto.
Il premier intanto è al lavoro per le comunicazioni da presentare domani in aula: un’agenda ristretta ma ben chiara di impegni da rispettare a cominciare dalle misure contro la crisi sociale e sull’emergenza energetica, dalle riforme del Pnrr al sostegno all’Ucraina e alla lotta alla pandemia.
Dall’estero arriva tutta la sensazione di paura degli omologhi di Draghi che chiedono che resti al timone del governo italiano per una maggiore unità europea in questo periodo di guerra e difficoltà economiche.
I Cinque Stelle intanto sono dubbiosi, separati e ancora non chiari. Anche se Luigi Di Maio parlando all’assemblea
dei parlmentari Ipf ha annunciato che il direttivo M5s della Camera ha già deciso di votare la fiducia a Draghi. Il Movimento è alle prese con lo scontro tra ortodossi e governisti, con un drappello di alcune decine di parlamentari, guidati dal capogruppo alla Camera Crippa e dal ministro D’Incà, che sarebbe pronto a lasciare i pentastellati
per passare al Gruppo Misto.
Ma dalla Lega arriva il veto: Salvini con ministri e sottosegretari spiegano di essere “indisponibili a proseguire il lavoro con gli inaffidabili Cinque Stelle e senza chiarezza”. “L’auspicio – spiega Salvini – è garantire all’Italia soluzioni all’altezza, evitando che provocazioni, liti e figure inadatte blocchino il Paese”.
Stefania Losito