Momenti di paura in Ucraina, dove i russi hanno brevemente scollegato dalla rete elettrica la centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa. “I due reattori dell’impianto”, ha affermato su Telegram il gruppo di Stato Energoatom, “sono stati disconnessi dalla rete. Di conseguenza le azioni degli invasori hanno causato per la prima volta nella sua storia la disconnessione completa della centrale nucleare dalla rete elettrica”. Si è trattato della prima interruzione di collegamento della struttura in 40 anni di attività. Mosca, dal canto suo, ha imputato lo stop temporaneo ai bombardamenti ucraini ricevuti.
Per gli Stati Uniti la Russia deve concordare la demilitarizzazione della zona intorno alla centrale. A riferirlo è stata Karine Jean-Pierre, riferendo che l’argomento è stato discusso nella telefonata tra il presidente americano, Joe Biden, e quello ucraino, Zelensky. Lo stesso numero uno di Kiev ha affermato di aver avuto “un’ottima conversazione” con l’inquilino della Casa Bianca e lo ha ringraziato per il suo sostegno “incrollabile”. Su Twitter Zelensky ha scritto: “Ringraziamo per l’incrollabile sostegno degli Stati Uniti al popolo ucraino: sicurezza e finanza. Abbiamo discusso degli ulteriori passi dell’Ucraina nel nostro cammino verso la vittoria sull’aggressore e dell’importanza di ritenere la Russia responsabile dei crimini di guerra”.
Vincenzo Murgolo