Oggi la nomina di viceministri e sottosegretari, venerdì cdm per la Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza – Nadef
Oggi il presidente del Consiglio Giorgia Meloni completa la sua squadra di governo. Nel consiglio dei ministri la nomina di sottosegretari e viceministri (https://radionorba.it/sottosegretari-tre-pugliesi-aspirano-a-un-posto-domani-si-chiude-la-partita/).
E all’ordine del giorno dell’assemblea dei ministri anche le nuove regole per il Covid, il rinvio della riforma Cartabia e il
mantenimento dell’ergastolo ostativo. Tra le priorità l’emergenza bollette.
Il Governo cerca le risorse per avviare i primi interventi, far fronte alle urgenze (bollette innanzitutto), finanziare le
spese indifferibili, un piano che sfiora già i 20 miliardi, che salgono a 40 secondo alcuni calcoli, tenendo conto di tutti desiderata espressi in campagna elettorale. Probabile che molte misure siano quindi solo avviate, per proseguire poi con interventi successivi. Un dato e’ certo: “I costi delle bollette sono diventati insostenibili”, sottolinea ancora la premier, “non c’è più tempo da perdere”.
Non sarà all’esame del Consiglio dei ministri di oggi ma, secondo quanto si apprende da diverse fonti, il governo e’ a buon punto con l’aggiornamento della Nadef e potrebbe sottoporre ai ministri il documento di programmazione con le nuove stime programmatiche nel prossimo Cdm, che si potrebbe tenere gia’ in settimana. L’ipotesi e’ che si tenga un
secondo consiglio dei ministri, dopo quello di domani, probabilmente il 4 novembre.
Bisogna correre, e’ il leit motiv delle sue conversazioni con i ministri. Dare segni di “discontinuita’”ma anche “risposte immediate” a chi non riesce piu’ a pagare luce e gas o rischia di chiudere l’azienda per i maxi-aumenti dell’energia, e delle materie prime. La revisione dei conti e’ un passaggio obbligato, di cui la premier discutera’ probabilmente anche a Bruxelles, dove volera’ giovedi’ per incontrare i vertici delle istituzioni europee. Un via libera della commissione e’
indispensabile. Le misure “nazionali” d’altronde, vanno “rafforzate” anche perche’ ancora non si e’ chiusa l’intesa su una
risposta comune europea alla crisi energetica.
STRETTA SUI RAVE PARTY – Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, porterà oggi in Consiglio dei ministri una prima bozza di provvedimento “per dare nuovi e piu’ efficaci strumenti di prevenzione e intervento”. Si punta alla confisca di camion, furgoni, amplificatori ed altre apparecchiature musicali usate dagli organizzatori dei raduni, a carico dei quali scatterebbe anche l’obbligo del ripristino dei luoghi danneggiati. L’accelerazione della misura – da decidere se sara’ un decreto – dopo il rave di Modena che ha spinto subito il titolare del Viminale a disporre “ogni iniziativa” per interromperlo e liberare l’area. In sostanza, allineandosi alle normative gia’ in vigore in altri Paesi che hanno determinato un salto di qualita’ nel contrasto ai rave, si punta a delineare una fattispecie di reato apposita che consenta di disporre la confisca obbligatoria dei veicoli e degli strumenti necessari per l’organizzazione della manifestazione e che preveda anche l’obbligo del ripristino dei luoghi, spesso devastati dopo giorni di ‘sballo’ collettivo di migliaia di giovani. Sul piano preventivo, poi, l’obiettivo e’ sapere in anticipo quando e dove questi eventi si terranno per presidiare gli accessi all’area, perche’ una volta che sul posto e’ confluita una massa di gente, le operazioni di sgombero diventano rischiose. E’ quindi necessario accendere una luce sulle chat e sui canali social
coperti utilizzati da chi li organizza: serve, cioe’, la possibilita’ di fare intercettazioni come per reati di particolare gravita’.
Stefania Losito