Secondo uno studio avere un punto di vista ottimista ci aiuta a imparare dagli errori
Avere un approccio ottimistico nella vita aiuta ad apprendere meglio dagli errori e a ridurre l’ansia. Lo dice un nuovo studio dell’Università di Miami che ha esaminato le aspettative degli studenti sui voti degli esami e le reazioni successive. Gli individui hanno una visione personale, tendente ad essere ottimista o pessimista, della vita. Il modo in cui apprendiamo dalle aspettative errate che affrontiamo nel mondo reale differisce da persona a persona. Alcuni di noi possono sviluppare un punto di vista ottimistico nei confronti della vita, altri possono assumere una visione più pessimistica. I ricercatori hanno analizzato come le previsioni e le aspettative possono influenzare gli stati d’animo e le prospettive delle persone in un ambiente di laboratorio controllato.
I ricercatori hanno quindi indagato sugli alti e bassi delle aspettative umane utilizzando ciò che conta di più per gli studenti universitari: i voti degli esami. “Che ne siamo consapevoli o meno, formiamo sempre aspettative – ha affermato Aaron Heller, autore senior dello studio e professore associato presso il Dipartimento di Psicologia – ogni volta che le nostre aspettative si rivelano sbagliate, diventano un segnale di apprendimento che usiamo per formare aspettative migliori in futuro”.
Per aiutare i ricercatori a raccogliere i dati, gli studenti hanno acconsentito a condividere i loro voti per quattro esami sostenuti durante il semestre. Dopo ogni esame, gli studenti hanno inviato a Heller e al suo team il voto che si aspettavano di ottenere (da zero a 100) in quell’esame.
In generale, la maggior parte degli studenti ha mostrato un pregiudizio di apprendimento ottimistico in quanto ha imparato di più quando ha fatto meglio di quanto si aspettasse rispetto a quando ha fatto peggio. Tuttavia, c’era un altro gruppo di studenti che era più costantemente pessimista durante il semestre. “Quando gli studenti più ottimisti hanno ricevuto un punteggio inferiore a quello previsto, hanno modificato le loro aspettative in modo appropriato. Ma gli studenti che erano più pessimisti tendevano a prevedere che avrebbero ottenuto un punteggio inferiore in un esame successivo anche se il loro ultimo voto era leggermente più alto di quello che avevano previsto”, ha detto Heller. In sostanza, lo studio presenta la prova che le emozioni positive e negative degli individui non erano guidate solo dai voti degli esami ricevuti, ma da ciò che si aspettavano di ricevere. “Aiutare le persone ad avere
aspettative più accurate e’ un’importante opzione terapeutica per cose come l’ansia e la depressione”, ha affermato Heller.
Angela Tangorra