La guerra in Ucraina è stata al centro della Conferenza sulla sicurezza apertasi oggi a Monaco di Baviera. Durante i lavori è intervenuto anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. “Noi tutti siamo il mondo libero”, ha detto in collegamento video, “e non c’è alcuna alternativa: dobbiamo vincere contro Golia”. “Chi può mandare tank all’Ucraina lo faccia adesso”, ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Presenti anche il presidente francese, Emmanuel Macron, la vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, il segretario di Stato di Washington, Antony Blinken, il segretario della Nato, Jens Stoltenberg, e il capo della diplomazia del Partito comunista cinese, Wang Yi, che ieri ha incontrato il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani. Assente la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, influenzata.
Intanto, sul fronte bellico, è stato evacuato il piano seminterrato della stazione ferroviaria ‘Kurskiy’ di Mosca. La polizia ha arrestato un uomo che stava cercando di passare dai metal detector con un ordigno esplosivo e due mine antiuomo. Il governo russo ha convocato l’ambasciatore italiano a Mosca esprimendo “stupore per la recente cancellazione” di eventi culturali di artisti russi in Italia. Kiev ha annunciato che la Marina russa ha aumentato da sette a undici il numero di navi da guerra schierate nel Mar Nero. Secondo il ‘Times’, inoltre, il Cremlino avrebbe schierato 10mila soldati al confine dell’Ucraina nord-orientale. Proprio oggi è iniziata un’esercitazione navale congiunta di Sudafrica, Russia e Cina nell’Oceano Indiano, al largo delle coste sudafricane.
Vincenzo Murgolo