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Bufera in Puglia: 5 Stelle fuori dalla giunta Emiliano. Conte: “Facciamo tabula rasa”. Gasparri sul governatore: “Lui e Decaro sono all’epilogo”

Quali deleghe lascia il Movimento

Il Movimento Cinque Stelle lascia la giunta Emiliano in Puglia e Sinistra italiana chiede di azzerare o resettare. La nuova bufera giudiziaria nel giro di pochi mesi in Regione, che ha portato all’arresto ai domiciliari dell’ex assessore regionale Alfonso Pisicchio e del fratello Enzo, per corruzione per presunti appalti truccati in cambio di voti e soldi, ha provocato un immediato terremoto nel centrosinistra pugliese.

Il leader dei 5 Stelle, Giuseppe Conte, arrivato a Bari ha annunciato: “Stiamo leggendo pagine di politica che sono anche di cronaca giudiziaria che fanno tremare i polsi. Non combattiamo solo Meloni e soci, non facciamo sconti nemmeno a chi è nel nostro campo. Vogliamo dare una fortissima scossa, è il momento di fare pulizia e tabula rasa. Dobbiamo estirpare la cattiva politica. Rinunciamo al nostro ruolo di governo, rimettiamo tutte le deleghe”.

Il Movimento 5 stelle è nella maggioranza che sostiene il presidente della Regione, Michele Emiliano, ed è nella giunta regionale con una sua rappresentante, Rosa Barone, assessora al Welfare, con una consigliera che ha la delega alla Cultura, Grazia di Bari e Cristian Casili come vicepresidente del Consiglio regionale.

Il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, afferma: “Noi come Sinistra Italiana siamo presenti in giunta. Io credo che sia arrivato il momento che il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano produca un’iniziativa di discontinuità. Noi forze politiche vogliamo discutere di quello che sta accadendo. E forse, per fare in modo che la discussione sia efficace, è arrivato il momento che da parte del presidente ci sia una iniziativa: Che azzeri la giunta?. “Penso che un atto come questo aiuterebbe la qualità del dibattito, sottraendolo all’uso strumentale in campagna elettorale”, ha precisato. “Il trasformismo è un malcostume che va espulso dalla politica. Vedere in giunta in Puglia esponenti di destra è incomprensibile come lo è un certo finto civismo alimentato solo dagli interessi e non dai valori. Emiliano deve porre fine a questa pratica azzerando la giunta”. Lo scrive sui social il leader dei Verdi e depuato di Avs, Angelo Bonelli.

Neanche il presidente dei senatori di Forza Italia perde tempo nel commentare la notizia dei nuovi arresti: “Emiliano e Decaro sono arrivati all’epilogo. Un epilogo politico e morale – commenta Maurizio Gasparri in un’intervista – Lo sfascio della giunta regionale si aggiunge alle inchieste su esponenti sia del Comune che della Regione. E poi, come mai Emiliano ha fatto dimettere poche ore prima dell’arresto un suo ex assessore? Sapeva qualcosa?”.

Toni più pacati ma diretti quelli di Carlo Calenda, leader di Azione: “E’ chiaro che c’è un problema morale grande come una casa in questo paese. Tra conflitti di interesse, voti che vengono dati, Cuffaro che dice ‘c’ho i voti’ e chi te li da questi voti? Si è perso il pudore delle dichiarazioni in Italia. Io penso che Emiliano debba intervenire. Credo che chiunque debba intervenire quando c’è profumo di un comportamento che cozza con i valori democratici”.
Lo ha detto il leader di Azione Carlo Calenda a margine della conferenza stampa a Roma per la presentazione della candidatura di Daniele Nahum.
“Non sono le inchieste – ha aggiunto – Dal punto di vista della giustizia non ci interessa una valutazione finché non passa in giudicato. Dal punto di vista dei comportamenti – ha precisato Calenda – c’è una valutazione politica.
Il problema al sud non è confinato in Puglia ma è dovunque”.

Con l’uscita del M5s dalla maggioranza alla Regione Puglia, la giunta guidata da Emiliano perde l’assessora al Welfare, Rosa Barone. Lascia l’incarico anche la consigliera Grazia Di Bari che non era assessora, ma aveva avuto dal presidente la delega alla Cultura. Lascerà il suo incarico anche Cristian Casili che è vicepresidente del Consiglio regionale.
Nelle elezioni regionali del 2020, i grillini entrarono in consiglio regionale con cinque consiglieri. Tra loro solo una,
Antonella Laricchia, che era stata candidata presidente del M5S, si è opposta all’ingresso in maggioranza, restando da allora all’opposizione.
Anche con il passaggio all’opposizione dei grillini, la maggioranza di centrosinistra alla Regione dovrebbe avere i numeri per continuare a governare.

“Benvenuti ai colleghi del M5s all’opposizione di Michele Emiliano. Noi da tempo denunciamo la logica di potere che orienta l’azione della maggioranza di governo della Regione ed oggi, finalmente, anche i colleghi pentastellati si accorgono che qualcosa non va. Meglio tardi che mai, dice il vecchio adagio e lo diciamo pure noi”. Così i consiglieri regionali di Forza Italia Paride Mazzotta, Napoleone Cera, Paolo Dell’Erba e Massimiliano Di Cuia. “Una domanda, però, sorge spontanea: ora – aggiungono – che faranno alle prossime elezioni amministrative? Resteranno nelle alleanze con il Pd e tutto il centrosinistra con cui governavano la Regione fino a poche ore fa oppure, per coerenza, prenderanno
altre decisioni? Questa è una domanda seria che rivolgiamo ai colleghi nella speranza, per il bene della Puglia, che abbiano il coraggio di andare fino in fondo e non stringere accordi – concludono – con le stesse persone dalle quali oggi prendono le giuste distanze”.

Michela Lopez (aggiornamenti di Stefania Losito)

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