“Il mio gioco preferito – parte prima” è il nuovo lavoro di Nek. “Avevo voglia – racconta Nek – di fare ascoltare più dei tre o quattro singoli che normalmente si pianificano con un disco di 12 tracce.
Volevo prendermi la libertà di uscire una seconda volta con altre canzoni, perché viviamo in un momento in cui c’è poca memoria e si brucia tutto troppo velocemente e ho colto l’occasione di fare uscire la seconda parte del disco in autunno”.
Il disco è suonato dal vivo e con pochi suoni elettronici: “Sono tornato a suonare e questa è una soddisfazione grande per me. Io amo il suono live, che se vogliamo è più crudo ma anche più caldo”.
Nek ha partecipato al festival di Sanremo la prima volta nel 1993 con il brano “In te”. I suoi festival li racconta così: “Nel 1993 mi davano poche speranze perché il brano era difficile, raccontava la storia di un papà che voleva il bimbo che aspettava al contrario della madre che non lo voleva. Mi rendo conto che è una situazione anche strana da raccontare, perchè noi maschi in genere ce la diamo a gambe… ma in quella occasione dovevo convincere anche la critica.
Sicuramente non fu facile neanche anni dopo con “Laura non c’è”: quel festival l’ho vissuto con grande apprensione. Se devo dirvi la verità il mio preferito è stato quello di quattro anni fa quando ho portato in gara “fatti avanti amore” e la cover di “se telefonando”. Lì ci fu un grande entusiasmo e sembrava tutto bellissimo!”.
Lo scorso anno Nek è stato in tour con Francesco Renga e Max Pezzali con cui ha trovato grandi affinità: “E’ stato molto bello scoprirsi affini perché questo ci ha permesso di lavorare in armonia anche per mettere a punto le canzoni e la scaletta del tour. Ognuno entrava in punta di piedi nel repertorio dell’altro, abbiamo rielaborato più di trenta canzoni. In qualche backstage ci è anche venuta l’idea di un ristorante da aprire insieme dove noi avremmo intrattenuto i clienti il venerdì. In realtà abbiamo lasciato tutto lì in sospeso perché ora ognuno è impegnato con la sua promozione. Chissà…. certo che noi non avremmo cucinato, per lo meno io e Max Pezzali. Noi mangiamo, mentre Francesco Renga è bravissimo in cucina e si rilassa cucinando!”
Qual era il gioco preferito di Nek da piccolo? “Il mio gioco preferito era fare molto sport, giocavo a pallone, a pallavolo e con i Lego, sicuramente era il gioco che mi piaceva di più”.
Che papà è Nek? “Bella domanda! Bisognerebbe chiedere a Beatrice o a mia moglie. Sono papà di femmine quindi sono geloso e molto apprensivo, ho l’occhio vigile. Patrizia aveva già avuto una figlia da una precedente relazione ma io Martina l’ho conosciuta che aveva un anno e mezzo e l’ho cresciuta, con lei mi sono esercitato. Poi è arrivata Beatrice e non pensavo davvero di riuscire ad essere papà. Me la sto cavando!”
In attesa del disco “Il mio gioco preferito – parte seconda” che uscirà in autunno, Nek sarà in tour con un primo appuntamento il 22 settembre all’Arena di Verona, che ha già riempito con un sold out due anni fa e poi un tour europeo che toccherà anche il Bataclan di Parigi. Dice Nek a proposito di questa data: “E’ molto forte pensare di suonare proprio al Bataclan: già mi batte forte il cuore adesso”.
“Alza la radio” è il singolo di Nek per l’estate.
Angela Tangorra