Via libera alla candidatura di Ucraina e Moldavia per l’ingresso nell’Ue, sulla base delle raccomandazioni della Commissione. L’ok arriva dal consiglio europeo, che apre uno spiraglio anche per la Georgia. Zelensky in collegamento: “E’ un momento unico e storico, il futuro dell’Ucraina è in Ue”.
Il riferimento al price cap, cioè al tetto sul prezzo del gas, entra nell’ultima versione della bozza di conclusioni del Consiglio Ue. Pressing di Draghi sui partner Macron e Scholz, e chiede un summit Ue straordinario sull’energia a
luglio. Intesa Ue-Norvegia per le forniture e per abbassare i prezzi. Madrid chiede anche la riforma del mercato elettrico. La presidenza ceca, che entra in carica a luglio, non è contraria al summit a luglio ma a patto che si parli anche di inflazione. Il capo del governo greco, Kyriakos Mitsotakis, chiede l’imposizione di un tetto al prezzo all’ingrosso del gas”, e, nella serata di mercoledì, era a Palazzo Chigi proprio con Draghi.
Il richiamo al price cap, dopo un’ultima trattativa notturna, è stato quindi inserito nelle conclusioni del Consiglio che, si legge, “nel contrasto all’uso come arma del gas da parte della Russia e richiamando le conclusioni del 31 maggio, invita la Commissione a proseguire nei suoi sforzi nell’assicurare le forniture energetiche a prezzi accessibili”.
Nella strategia di Draghi il tetto al prezzo del gas si configurerebbe come una sanzione con cui rispondere a Mosca che, ormai da settimane, sta usando l’energia come un’arma. In tal modo la messa in campo della misura sarebbe anche proceduralmente più rapida, non essendo necessario modificare direttive sul mercato dell’energia attualmente in vigore.
“Non ci opponiamo per principio” e la “valutiamo la proposta” ma potrebbe non funzionare, ha spiegato l’olandese Mark Rutte. Dalla Germania, per ora, è silenzio.
Stefania Losito