Accusati di far parte di un sistema per truffare Stato e Comunità europea per ottenere finanziamenti in ambito turistico
Avrebbero messo su un vero e proprio sistema corruttivo politico-imprenditoriale per arrivare a finanziamenti statali ed europei in ambito turistico attraverso aggiudicazioni artefatte di appalti e rilasci di concessioni comunali in cambio di utilità di diversa natura, incluso il voto di scambio alle elezioni.
Carabinieri e Guardia di Finanza hanno arrestato e portato in carcere il sindaco di Otranto, nel Leccese, Pierpaolo Cariddi e il fratello Luciano, a sua volta ex sindaco del comune salentino. Altre otto persone sono finite ai domiciliari, tra cui il presidente di Federalberghi Lecce, Mimmo De Santis, l’ex responsabile dell’ufficio tecnico comunale Emanuele Maggiulli e vari imprenditori. Complessivamente gli indagati sono 60.
Eseguito, inoltre, il sequestro preventivo di strutture turistico-ricettive, stabilimenti balneari, aziende agrituristiche, immobili e somme di denaro, per un valore stimato in diversi milioni di euro.
L’inchiesta dei carabinieri sarebbe partita nel 2017 con il sequestro della struttura su cui sarebbe dovuto nascere il “Twiga” di Briatore per poi intrecciarsi con quella delle fiamme gialle sui presunti legami tra politica e sanità, nel quale Cariddi è indagato e per questo già sospeso dall’incarico.
Per la vicenda del Twiga di Briatore, successivamente defilatosi dall’affare, invece, il sindaco Cariddi, De Santis e Maggiulli, pochi giorni fa, sono stati condannati in primo grado ad oltre tre anni di reclusione.
Gianvito Magistà