E’ morto Raoul Casadei, musicista noto per essere il ‘re del liscio’.
Casadei aveva 83 anni ed era ricoverato dal 2 marzo all’ospedale Bufalini di Cesena. Le sue condizioni si sono progressivamente aggravate ed e’ morto in mattinata.
Per utti è stato, per tutti, il ‘Re del Liscio’, l’uomo che ha trasformato il folklore romagnolo in un genere riconosciuto e apprezzato in ogni angolo d’Italia. Che su quella sorta di inno nazionale’, ‘Romagna Mia’ scritto dallo zio, Secondo Casadei, ha costruito una carriera leggendaria all’insegna dell’allegria, della solarita’ e della genuinita’ tipica della sua terra.
Cala il sipario sulla sua grande famiglia riunita nel ‘Recinto Casadei’ di Villamarina di Cesenatico e dall’eredita’ dell’orchestra fondata dallo zio Secondo nel 1928.
“Negli anni Sessanta – raccontava Casadei alla vigilia del suo 80esimo compleanno – facevo il maestro elementare. Poi ho raccolto l’eredita’ di mio zio e all’inizio degli anni Settanta ho avuto un successo incredibile. Da solo vendevo piu’ dischi di tutti quelli che erano nella mia casa discografica”, la
Produttori Associati, che vantava gente del calibro di Fabrizio De Andre’. Facevo 300/350 concerto l’anno. Incredibile”.
“Sono stato l’antesignano degli anchormen di oggi – raccontava ancora – A differenza degli altri che salivano sul palco, cantavano e se ne andavano, io intrattenevo con racconti e aneddoti, con il linguaggio semplice e immediato che avevo imparato ad usare con i bambini a scuola. E poi facevo ballare. Soprattutto quelli che non sapevano farlo, oggi lo chiamerei social-ballo”.
Nel 2000 lasciò la guida della band al figlio Mirko – che ha proseguito sulla strada della contaminazione miscelando il liscio con i ritmi dello ska e della taranta, Casadei, tra i tanti riconoscimenti ricevuti, e’ stato insignito, nel 2019, del ‘Premio Romagnolo dell’Anno’ e ha partecipato al film ‘Tutto Liscio’, uscito nel 2019, in cui ha interpretato se stesso in un cameo. Fra le sue canzoni piu’ note ‘Ciao Mare’, ‘Romagna e Sangiovese’, ‘Simpatia’, la ‘Musica Solare’ e ‘Romagna Capitale’.
Angela Tangorra