La cerimonia si svolgerà in presenza il 3 maggio con Carlo Conti e Drusilla Foer. La delusione di Alessandro Gassman
Il film di Paolo Sorrentino “E’ stato la mano di Dio”, già candidato all’Oscar come miglior film straniero, guida con 16 candidature le nomination ai David di Donatello a pari merito con “Freaks out” di Gabriele Mainetti. Seguono “Qui rido io” di Mario Martone con 14 e “Ariaferma” (compresa quella per miglior film) di Leonardo Di Costanzo con 11, con lo straordinario duetto tra Toni Servillo e Sivio Orlando.
Anche “Diabolik” dei Manetti Bros si porta a casa undici candidature, tra cui quella come miglior attrice protagonista andata a Miriam Leone che veste, con grande disinvoltura i panni di Eva Kant, mentre Valerio Mastandrea corre come miglior attore non protagonista interpretando l’ispettore Ginko.
Sono le principali candidature della 67a edizione dei Premi David di Donatello, annunciate ieri in Rai. Erano presenti Stefano Coletta – Direttore Rai1, Piera Detassis – Presidente e Direttrice Artistica dell’Accademia del Cinema Italiano Premi David di Donatello, Nicola Maccanico – (ad Istituto Luce-Cinecittà), Drusilla Foer e Carlo Conti, i due conduttori della cerimonia di consegna delle statuette prevista per il 3 maggio in prima serata su Rai1 da Cinecittà.
Da segnalare poi l’ingresso in ben due categorie (film e docu) di “Ennio”, straordinario documentario di Giuseppe Tornatore dedicato a Ennio Morricone.
Marco Bellocchio concorre con il suo ”Marx può aspettare”.
A quota sei candidature “A Chiara” di Jonas Carpignano, ultimo capitolo della sua “trilogia gioiese”, dopo “Mediterranea” (presentato alla Semaine de la Critique di Cannes nel 2015) e “A Ciambra” (2017). .
a quota sei anche “I fratelli De Filippo” di Sergio Rubini, storia che vide coinvolti, a inizi del ‘900, i De Filippo, ovvero Peppino, Titina ed Eduardo, raccontati in maniera più popolare.
Nanni Moretti che con i suoi “Tre piani” ottiene una sola candidatura, quella per la ‘sceneggiatura non originale’.
Nessuna candidatura ai premi David di Donatello per “Il Silenzio Grande” di Alessandro Gassman che ha commentato dicendo: “Non è detto che il gusto del pubblico debba per forza combaciare con quello degli addetti ai lavori. Compimenti ai nominati e grazie alla più bella troupe del mondo”.
Angela Tangorra
@credits: immagine dal profilo Instagram Premi David