Operazione dei carabinieri all’alba in provincia di Barletta-Andria-Trani. Nove le misure cautelari eseguite, cinque in carcere e quattro ai domiciliari. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di estorsione consumata e tentata, incendio, violenza privata e minacce, con l’aggravante del metodo mafioso. Le indagini sono partite nel 2020, dopo l’incendio dell’auto del titolare proprio perché che non voleva pagare il denaro richiesto per “assistere” alcuni detenuti. Per questo episodio già nel 2022 sono state arrestate tre persone, destinatarie anche della misura cautelare di oggi. Avrebbero fatto pressione sul titolare del locale affinché abbandonasse l’attività consentendo al vicino locale, riconducibile a uno dei tre indagati, di espandersi. Le indagini, coordinate in una seconda fase dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari, hanno consentito di raccogliere elementi in relazione a ulteriori richieste estorsive e intimidazioni ai danni della stessa vittima, che poi aveva sporto denuncia, anche da parte di persone ritenute vicine agli arrestati con l’obiettivo di fargli ritrattare le accuse.
Gianvito Magistà (aggiornamento Anna Piscopo)