Ieri Piero Amara è rimasto due ore davanti al gip; il poliziotto Paradiso, invece, non ha parlato
Dopo l’avvocato Piero Amara e il poliziotto Filippo Paradiso, oggi nel Palazzo di Giustizia di Potenza sarà ascoltato per l’interrogatorio di garanzia l’ex procuratore di Trani e Taranto Carlo Maria Capristo. I tre sono indagati dalla Procura della Repubblica del capoluogo lucano su presunti casi di corruzione in vicende giudiziarie di Trani e dell’ex Ilva di Taranto.
Intanto ieri, Amara, è rimasto durato due ore davanti al gip. Ha risposto ampiamente, ha detto l’avvocato difensore, Salvino Mondello, “anche nella non condivisione dell’impianto giuridico dell’ordinanza di custodia cautelare”.
“Amara – ha aggiunto Mondello – ha precisato i fatti, come sempre ribadendo la sua collaborazione con la giustizia, che ha fatto in tutte le sedi”.
“Ha dato un quadro di ricostruzione che, almeno per quanto lo riguarda, è diverso da quello che emerge dall’ordinanza di custodia cautelare. Ed è disponibile a qualunque ulteriore approfondimento”. Amara, inoltre, rispondendo al gip potentino, ha escluso il concorso in corruzione dell’ex procuratore di Trani e Taranto, Carlo Mario Capristo, per il quale è stato disposto l’obbligo di dimora a Bari.
Il primo a essere ascoltato dal gip Antonello Amodeo, ieri mattina, era stato il poliziotto Filippo Paradiso, in collegamento con il Palazzo di Giustizia di Potenza in videoconferenza dal carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta.
Paradiso si è avvalso della facoltà di non rispondere ed è rimasto in silenzio. Uno dei suoi avvocati, Michele Laforgia, ha fatto sapere che il poliziotto dice di non aver fatto niente. “Ma questo credo si possa desumere anche da una lettura attenta dell’ordinanza” ha commentato il legale.
“Naturalmente – ha proseguito – bisognerà approfondire tutte le questioni: risponderemo, spiegheremo le nostre ragioni e vedremo come andrà”. Che Paradiso avesse una relazione con l’avvocato Piero Amara “risulta dagli atti: che questa relazione – ha detto Laforgia – fosse illecita è un altro problema, evidentemente”.
Gianvito Magistà