“Sono andato a Mosca e Berlino nell’intento di favorire il dialogo fra le parti. Ovviamente ho ricevuto il benestare e l’incoraggiamento di tutti i protagonisti. Continueremo ad agire nella misura in cui ci verrà richiesto”. Sono le dichiarazioni del premier iscraeliano, Naftali Bennett, nella riunione di governo a Gerusalemme. Ieri è stato in visita a Mosca e Berlino, dove ha incontrato il cancelliere tedesco Ola Scholz, e ha sentito più volte Zelensky. “Anche se le probabilità non sono grandi – ha aggiunto – tutte le volte che c’è una piccola fessura, nostro obbligo morale è di fare ogni tentativo”. “Finché la candela è accesa – ha concluso – dobbiamo sforzarci”.
“Israele – ha continuato Bennett – si sta preparando ad un’ondata migratoria significativa. Si tratta di una sfida ma ne abbiamo superate anche in passato”. “Mentre il mondo è sottosopra e gli ebrei non sono più sicuri nel posto dove stanno, vediamo quanto sia importante che ci sia un focolare per gli ebrei in quanto tali. Quanto è importante
che ci sia lo stato di Israele”.
Il ministro degli interni Ayelet Shaked ha valutato in 100mila gli ebrei in Ucraina e Russia che potrebbero immigrare
in Israele a causa del conflitto.
Zelensky ha sentito il presidente Usa, Biden, che ha assicurato agli ucraini sostegno economico, umanitario e sanzioni più aspre alla Russia. Ma non ha ceduto alla richiesta del premier ucraino di attivare la no-fly zone che, spiega Biden, “significherebbe la guerra mondiale”.
Anche Turchia e Cina si stanno impegnando per evitare il protrarsi della guerra. Il presidente turco Recep Tayyip
Erdogan ha parlato al telefono con il presidente russo Vladimir Putin. I due leader stanno discutendo della possibilità che la Turchia ospiti un negoziato tra Russia e Ucraina che favorisca un accordo per il cessate il fuoco. Erdogan ha insistito per assumere il ruolo di negoziatore nella crisi e negli ultimi giorni ha intensificato i contatti diplomatici per riuscire a far sedere allo stesso tavolo i ministri degli Esteri di Ucraina e Russia in occasione del prossimo forum diplomatico di Antalya, previsto il prossimo 11 marzo nella localita’ della costa turca.
Nuovo contatto telefonico tra il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente russo Vladimir Putin, secondo quanto fanno sapere fonti dell’Eliseo. Si tratta della quarta telefonata fra i due dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina.
L’ultimo contatto risale a giovedi’ scorso.
Stefania Losito