Il progetto del sindaco di Taranto per il Santuario dei Delfini, simbolo della città
Già dal prossimo anno le acque di Mar Grande ospiteranno i primi delfini strappati alla cattività. Riprende con questa buona notizia il percorso di realizzazione del “Taranto Dolphin Sanctuary”, il centro di recupero e rieducazione alla “libertà” degli esemplari provenienti dai parchi acquatici dismessi, cui sta lavorando la Jonian Dolphin Conservation con il convinto sostegno dell’amministrazione Melucci.
Il sindaco Rinaldo Melucci e il presidente di JDC Carmelo Fanizza hanno fatto il punto sul progetto, dopo un anno segnato dalla pandemia, recuperando gli obiettivi che erano stati fissati nell’atto di indirizzo sottoscritto dalla giunta a giugno 2020 e nel protocollo d’intesa firmato a Palazzo Amati l’agosto seguente.
«Nonostante le difficoltà dovute all’emergenza sanitaria – le parole del sindaco Melucci – questo processo non si è mai arrestato e questa buona notizia lo conferma. I delfini sono il simbolo indiscusso di Taranto, sono il simbolo della resilienza di questa città che sa affrontare grandi difficoltà senza mai perdere la sua straordinaria bellezza. Siamo al fianco di JDC, di Carmelo Fanizza, da sempre e faremo in modo che il “Taranto Dolphin Sanctuary” divenga una realtà consolidata, la naturale evoluzione di un progetto che ha fatto dei nostri mari la “casa” dei cetacei del Mediterraneo».
L’arrivo dei primi esemplari dalla cattività, come spiegato da Fanizza, è anche il risultato della collaborazione con il Dolphin Project di Richard O’Barry, premio oscar per il documentario “The Cove”, simbolo indiscusso della tutela dei cetacei in libertà. La tendenza in Europa è quella di chiudere i grandi parchi acquatici, come sta già avvenendo in Francia: il “Taranto Dolphin Sanctuary” avrà lo scopo di ospitare parte di questi animali, alcuni dei quali, dopo accurata analisi e rieducazione, potrebbero ritrovare anche la libertà.
Stefania Losito