Una lunga scia di missili e droni ha attraversato il cielo sopra Israele. L’attacco dell’Iran è potentissimo. Fonti israeliane comunicano che quasi tutti gli attacchi sono stati intercettati; anche gli Usa hanno contribuito ad abbattere armi iraniane. Secondo un primo bilancio ci sono feriti, tra cui un bambino di 10 anni e una bambina di sette. Risultano coinvolti anche jet del Regno Unito. “Li abbiamo respinti: insieme vinceremo”, ha commentato il primo ministro israeliano Netanyahu. Delicati gli equilibri del quadro geopolitico. Fonti di Palazzo Chigi fanno sapere che la Presidenza italiana del G7 ha convocato per il primo pomeriggio di oggi, domenica 14 aprile, una videoconferenza per discutere dell’attacco iraniano contro Israele.
In serata si terrà una riunione d’urgenza del Consiglio di sicurezza Onu. Per il presidente americano Biden serve una risposta “diplomatica e unitaria”. E avverte il premier israeliano: “Gli Usa non sosterrebbero un contrattacco a Teheran”. Se da una parte Israele rivendica di aver intercettato quasi il cento per cento degli attacchi, dall’altra l’Iran sottolinea di aver centrato tutti gli obiettivi e fa appello affinché non reagisca al proprio attacco diretto di droni e missili, definito giustificato e risposta obbligata al raid contro il consolato di Damasco. “La questione può considerarsi chiusa così”, ha detto la rappresentanza iraniana all’Onu. “Ma se il regime israeliano commetterà un nuovo errore, la risposta sarà considerevolmente più dura”, ha dichiarato l’ambasciatore Saed Iravani, che ha inviato una lettera alla presidenza del Consiglio di sicurezza Onu e al segretario generale Antonio Guterres.
Anna Piscopo