La conferma dell’European Broadcasting Union: nessun consumo di droga è avvenuto nella green room
Dopo due giorni di insinuazioni e polemiche e richieste di squalifiche che sono arrivate dalla Francia, il caso Maneskin è chiuso e i ragazzi possono godersi la vittoria.
A mettere la parola fine alla vicenda è stato stasera l’EBU, l’European Broadcasting Union, che promuove e organizza la manifestazione: “Nessun consumo di droga è avvenuto nella Green Room e riteniamo chiusa la questione”, scrive in un comunicato ufficiale nel tardo pomeriggio.
Il tutto era partito da alcune immagini nelle quali si vedeva Damiano chino sul tavolo. Da lì era partito l’attacco via social (e ieri era intervenuto anche il ministro degli esteri francese per chiedere chiarezza e trasparenza) contro il quale il cantante (e tutta la band) si era difeso.
“Mai fatto uso di droghe”, aveva dichiarato a caldo. Oggi Damiano si è anche sottoposto – volontariamente – a un test antidroga per confermare la sua buona fede. Ed è proprio l’EBU – “allarmato” per le notizie false cha hanno “oscurato lo spirito e l’esito dell’evento e influenzato ingiustamente la band” – a rendere noto che il risultato è negativo.
“A seguito delle accuse di consumo di droga nella Green Room, l’EBU, come richiesto dalla delegazione
italiana, ha condotto un esame approfondito dei fatti, controllando anche tutti i filmati disponibili. Un test antidroga è stato anche fatto volontariamente dal cantante dei Maneskin che ha restituito un risultato negativo visto dall’EBU”.
Già da questa mattina la vicenda stava assumendo colori meno forti. “Qualunque sia il risultato del test – aveva dichiarato a numero uno di France Te’le’visions, la tv pubblica francese, Delphine Ernotte – la Francia non ha alcuna intenzione di sporgere un reclamo. Il voto è estremamente chiaro in favore dell’Italia. Non ha rubato la sua vittoria ed è questo ciò che conta”.
Angela Tangorra