A 74 anni, Mick Jagger, lo storico frontman dei Rolling Stones, ha ancora molte cose da dire sul mondo e sulla sua terra, il Regno Unito. Cose politiche, che vanno dalla Brexit all’immigrazione, dall’Isis alle fake news. Cose che ha tradotto i versi e musica in due singoli che ha scritto ad aprile e che vengono pubblicati oggi. Mick torna, per l’occasione, a fare il solista. ‘England Lost’ e ‘Gotta Get A Grip’ sono i titoli dei due brani. In ‘England Lost’ (L’Inghilterra ha perso) immagina una partita di calcio per fare un ritratto satirico del Regno Unito post-Brexit, frutto “dell’ansia e della consapevolezza di non conoscere il cambiamento politico in atto”. Il brano – spiega Jagger – parla della consapevolezza di vivere un momento molto difficile della nostra storia, di non sapere dove ci troviamo e della sensazione di insicurezza. Ovviamente le parole sono scandite da una grande quantita’ di umorismo, tuttavia non manca il senso di vulnerabilita’ caratteristico della nostra situazione come nazione”. Le conseguenza della scelta di uscire dall’Europa viene tradotta così: “Avevo una ragazza a Lisbona e una a Roma, ora dovro’ starmene a casa, calare le serrande e sprangare le porte – recita il testo – Londra sara’ come Singapore, ma non altrettanto calda”.
In ‘Gotta Get A Grip’ si scaglia contro paure e tic del nostro tempo, un mondo che gli appare “sottosopra, guidato da lunatici e pagliacci” in cui “nessuno
dice la verità e a governare è una gabbia di matti”. Elenca i mali, come la corruzione e problemi come l’immigrazione. “I migranti – canta – arrivano in massa, i rifugiati fanno innervosire. Controlliamoli, teniamoli fuori. Intellettuali, tappatevi la bocca”.
E ancora: l’Isis, le fake news, le presunte cure alternative come l’agopuntura, la religione, il piacere sessuale, fissazioni di un mondo impazzito. La soluzione è dentro di noi: “Nonostante tutto quello che sta succedendo devi prendere in mano la tua vita, essere te stesso e cercare di creare il tuo destino – spiega Jagger – Abbiamo
chiaramente innumerevoli problemi. Quindi sono politicamente ottimista? No”.
Maurizio Angelillo