“Sono grato per questi 30 anni intensi di musica e di successi, ma l’intensita’ si paga e a volte mi
sono perso. Nel ’99, dopo Buon Compleanno Elvis e Radiofreccia, avevo meditato di smettere: non ero preparato a quella mole di successo e all’isolamento che questo portava con se'”. Luciano Ligabue racconta con queste parole il periodo in cui stava per lasciare tutto, “ma poi mi sono detto: se smetti, come fai a non fare concerti? E a 20 anni da quel periodo critico sono ancora qui”. Tre decenni che dividono esattamente a meta’ la sua vita: “Ho vissuto 30 anni senza fare il musicista e 30 anni facendolo”. Il 2020 doveva essere l’anno dei festeggiamenti, con un grande concerto a Campovolo (rimandato al 19 giugno del prossimo anno “perche’ il futuro dei live non puo’ essere streaming”). Per non perdere la mano, il Liga ha comunque deciso di festeggiare a modo suo, con una doppia uscita (per Warner Music Italy): il 4 dicembre arrivano il disco di inediti “7” e la raccolta “77+7”. “Trent’anni erano un’occasione irripetibile. E lo stare chiusi in casa ha favorito la voglia di fare musica in studio, visto che non la potevo fare fuori casa. E per la prima volta mi sono fermato e ho guardato al passato. Se non puoi guardare avanti, guardi indietro”.
Il 7, un numero da sempre speciale per Ligabue, diventa protagonista di questo nuovo progetto: l’album di inediti contiene 7 brani, spunti ritrovati nei cassetti e riscritti (tra cui il duetto – il primo vero duetto della sua carriera – con Elisa Volente o Nolente), mentre il cofanetto raccoglie i 77 singoli, uno ogni 5 mesi, che hanno fatto la storia del rocker.
Angela Tangorra