
“Inuyasha” è il nuovo singolo di Mahmood disponibile da oggi, 3 febbraio,ed è il primo capitolo di un disco che non si sa quando uscirà. Il titolo sarà familiare per gli appassionati di manga. Spiega Mahmood in una intervista a Repubblica: “Era un manga giapponese di Rumiko Takahashi — racconta — che vedevo quando andavo alle medie, la sera, mia madre mi diceva di andare a letto ma io rimanevo in cucina a vedere tutte le puntate, ero fissato, mi compravo le riviste. Inuyasha era un mezzo demone che non voleva diventare un demone completo e tratteneva la sua cattiveria per aiutare i suoi compagni a recuperare i frammenti della sfera. Mi piaceva questa idea trasportata su una relazione attuale di un uomo e una donna, riguarda il desiderio di non voler fare del male al prossimo, di rinchiudere il male in una crisalide”
Il senso del pezzo sembra essere la ricerca di qualcosa di profondo: “Le cose leggere servono, per carità, hanno la loro utilità, soprattutto per quando si ricomincerà dal vivo, serve un po’ di spensieratezza. Ma ora volevo fare qualcosa di importante, in fondo è il mio vero primo disco. Mi rendo conto che non è il classico singolo che anticipa un album, ha una struttura non semplicissima. Anche mia mamma ha detto: “ehi Ale ma questo pezzo però non è come Rapide, bisogna sentirlo più volte per capirlo”, questa cosa mi mette un po’ di ansia perché ovviamente vorrei che tutti i pezzi funzionassero, però ci sono momenti in cui bisogna rischiare, è necessario, e me ne prendo la responsabilità”.
Nella musica, così come in tantio altri campi, a volte i giudizi affrettati sono un errore. Riguardo questa questione Mahmood dice: “Credo che dobbiamo imparare a soffermarci su delle canzoni, non dare subito un giudizio e passare oltre, è un errore che faccio anche io, intendiamoci, per esempio il nuovo pezzo di Michele Bravi l’avevo ascoltato una volta e non gli avevo dato importanza, poi l’ho riascoltato e ho capito, dietro c’è una storia, credo sia arrivato il momento di ascoltare con meno voracità. Per un artista è importante altrimenti è tutto ugual”.
Con il nuovo singolo e con il video che lo accompagna, Mahmood ha voluto irschiare un po’: “Sì, è come se avessi alzato l’asticella, anche sul video, anche lì ho voluto rischiare, la storia l’ho pensata tutta io in cinque mesi, ci abbiamo lavorato tantissimo, avevo l’esigenza di ricreare l’immaginario di Inuyasha. Insomma ci siamo fatti il culo”.
Angela Tangorra