
Trasportata in nave dal Marocco in Italia, nascosta in un sacchetto della spesa, per essere venduta. Una neonata di sette mesi è stata messa in salvo dalla polizia di Torino, che su disposizione della procura, ha fermato una coppia di coniugi
marocchini e arrestato altri due connazionali. I primi sono gravemente indiziati di aver introdotto illegalmente dal
Marocco la neonata, esponendola a pericolo per la sua vita. I secondi sono accusati di favoreggiamento personale e sono stati arrestati in flagranza di reato: nella loro casa ospitavano temporaneamente la piccola, che ora sta bene e che sarebbe stata ceduta dalla madre alla donna della coppia fermata per essere verosimilmente venduta ad una terza famiglia. L’operazione, denominata “Save the baby”, è scattata lo scorso 12 marzo, dopo una segnalazione arrivata su una famiglia marocchina, residente a Torino, che stava ospitato da qualche settimana una neonata, estranea a quel nucleo familiare, con l’intenzione di venderla. Sono in corso accertamenti sulla piccola, nata ad agosto, per individuarne la madre biologica. Sarebbe stata lei a cederla alla donna perché fosse trasportata dal Marocco in Italia e venduta. Dalle indagini è emerso che marito e moglie erano alla ricerca di qualcuno che fosse disposto a prendersi cura della bambina, ottenendone la custodia in cambio di denaro o di trasportarla all’estero, per evitare che la piccola fosse
trovata dagli investigatori.
Dopo settimane di indagine gli uomini della Squadra Mobile di Torino e della Sezione di polizia giudiziaria della Procura, hanno localizzato l’abitazione della coppia, che stava dando alloggio alla piccola, dopo avervi fatto
irruzione, l’hanno messa in salvo. La bimba, che risultava in buona salute, è stata trasportata all’ospedale per gli
accertamenti sanitari e poi affidata temporaneamente a una famiglia.
Stefania Losito