La pericolosa capacità della criminalità organizzata di infiltrarsi nella macchina amministrativa e in quella giudiziaria per incrementare gli affari illeciti. Sono gli aspetti maggiormente preoccupanti evidenziati dalla Dia nella relazione relativa alle indagini condotte nel primo semestre 2021 e che traggono origine da fatti di cronaca: lo scioglimento per mafia del comune di Foggia e il “deplorevole mercimonio della giustizia” derivato l’arresto dell’ex giudice barese De Benedictis, accusato di aver preso denaro in cambio di scarcerazioni facili. Resta alta la guardia sullo sfruttamento dei migranti nei campi, fenomeno presente soprattutto in provincia di Foggia. E’ qui che la mafia locale, attraverso il controllo dei ghetti di Borgo Mezzanone e Rignano, ingaggia manodopera, stringendo accordi con le ‘ndrine e i clan campani. Restano abbondanti i flussi di droga dall’Albania, che le varie bande gestiscono in base alle zone d’appartenenza. Nessun cenno di miglioramento per la città di Taranto, sempre più in sofferenza economica per la presenza dell’Ex Ilva e per l’emergenza Covid.
Michele Paldera