Sono Yang Yun Xia, 45 anni, e Li Yan Rong, 55 anni, le due donne uccise, secondo l’accusa, da Giandavide De Pau, il 17 novembre scorso a Roma in un appartamento di via Riboty nel quartiere Prati.
All’identificazione delle due donne si è arrivati grazie al lavoro degli agenti della Polizia Scientifica e i colleghi
dell’Ufficio Immigrazione.
Intanto il gip ha convalido il fermo di Giandavide De Pau riservandosi l’emissione di una misura cautelare da applicare. L’uomo, accusato di triplice omicidio per aver ucciso tre prostitute nel quartiere Prati di Roma, è attualmente detenuto a Regina Coeli in regime di “grandissima sorveglianza”, con un la penitenziaria che lo controlla 24 ore su 24. Nell’interrogatorio, durato sette ore, si è avvalso della facoltà di non rispondere. “Il mio assistito non voleva aggiungere nulla – ha chiarito l’avvocato difensore Alessandro De Federicis, al termine dell’interrogatorio con il giudice – è ancora molto confuso e non ricorda nulla. La Procura contesta l’omicidio plurimo aggravato ma senza premeditazione perché è difficilmente contestabile”.
“In base a quanto so – ha concluso l’avvocato – l’arma non è stata ancora trovata. Ho chiesto di trovare una struttura adeguata alle sue condizioni, parliamo di una persona con disturbo della personalità borderline”.
C’e’ almeno un altro omicidio di una donna che si prostituiva su cui i magistrati potrebbero nuovamente indagare dopo l’arresto di De Pau. Si tratta di un delitto che risale a molti anni fa e avrebbe molte analogie con quanto avvenuto in via Riboty e via Durazzo. L’attività investigativa sta scavando anche nel passato di De Pau per cercare eventuali collegamenti con fatti di sangue avvenuti negli anni scorsi a Roma e che hanno avuto come vittime donne.
Stefania Losito