Sono circa 150mila i pugliesi che, secondo stime della Fimmg (Federazione italiana del medici di medicina generale), rischiano di trovarsi senza medico di famiglia se dovessero scattare i provvedimenti di sospensione nei confronti dei camici bianchi non vaccinati. In tutta la Puglia gli operatori sanitari ad oggi non vaccinati contro il covid-19 sono circa 5mila, come ha riferito nei giorni scorsi l’assessore regionale alla Sanità, Pier Luigi Lopalco. Di questi, in base a quanto risulta all’Ordine dei medici di Bari, circa 230 sono medici.
“Considerando che i medici di famiglia pugliesi non ancora vaccinati sono circa un centinaio – ha affermato all’Agi il segretario generale della Fimmg pugliese, Donato Monopoli – se questi saranno sospesi, come previsto dalle norme, non meno di 150mila persone troveranno gli ambulatori chiusi, a meno che non si corra ai ripari”.
Poi ha proseguito: “Il fatto che potrebbero lasciare i loro pazienti senza alcuna assistenza è un grosso problema. I cittadini si trovano di fronte al rischio concreto di non avere più un medico da un giorno all’altro”.
Una soluzione, secondo Fimmg, potrebbe essere quella di spalmare i pazienti nei bacini assistenziali di altri medici di medicina generale. “Distribuire 150mila assistiti ad altri medici è una via d’uscita – ha affermato Monopoli – ma sarebbe un rimedio temporaneo, che non si potrebbe comunque applicare nelle piccole comunità dove gli ambulatori sono scarsi e i disagi sarebbero gravissimi”.
Michela Lopez