La terza serata del festival è stata quella dedicata alle cover dei 26 artisti in gara votati solo dall’orchestra,
Ad affiancare Amadeus e Fiorello sul palco c’era la top model italiana Vittoria Ceretti, comparsa poche volte in scena in una serata che aveva una scaletta già tanto piena.
La serata si è aperta con i Negramaro che hanno omaggiato Lucio Dalla interpretando la versione originale e censurata di “4/3/1943” e Domenico Modugno con “Meraviglioso”.
Il terzo quadro di Achille Lauro è dedicato al pop. Monica Guerritore e’ Penelope: “sono una donna senza voce, nessuno mi ascolta”. Così accompagna il quadro di Achille Lauro sulle note dell’omonimo brano dell’artista che lo interpreta con Emma. Truccato come una statua greca, la tunica dorata, circondato da colonne, Lauro rappresenta “il pop: sono presente, passato, tutti, nessuno, l’universale condannato a una lettura disattenta e superficiale, divento banale, mi riducono a un’idea, ma ero molto di piu’. Il pregiudizio e’ benedizione, il giudizio e’ condanna, Dio benedica gli incompresi”. Guerritore ricorda che l’Ariston appartiene agli attori: “Spero di tornare prestissimo, con colleghi, tecnici, maestranze. Il 27 – sorride – ricominciamo”.
E’ stata la serata di Zlatan Ibrahimovic arrivato all’Ariston in ritardo a caus adi un incidente sull’autostrada che da Milano lo portava a Sanremo. Il fuoriclasse per non rischiare di saltare la serata ha chiesto a un motociclista passato vicino a lui di dargli un passaggio. Ibra ha poi ospitato Sinisa Mihajlovic, l’allenatore del Bologna. I due hanno raccontato la nascita della loro amicizia e il periodo della malattia di Sinisa cheha colpito molto Zlatan che voleva aiutarlo. Sul palco dell’Ariston arriva anche il tema della disabilità con Donato Grande, originario di Trani, capitano della nazionale azzurra di powerchair football che ha avuto l’onore di palleggiare con Ibra utilizzando la carrozzina elettrica. Presente l’attrice Antonella Ferrari, testimonial dell’Associazione italiana sclerosi multipla, a cui è affidato uno dei messaggi piu’ potenti della serata, l’importanza e il coraggio di restare attrice nonostante la malattia, “camminando luminosa anche quando sara’ buio”.
Tanti gli ospiti sul palco: Noemi canta con Neffa “prima di andare via, Fulminacci porta una versione di “penso positivo” di Jovanotti con Roy Paci alla tromba e il comico rivelazione dell’anno Valerio Lundini
Francesco Renga porta all’Ariston Casadilego,vincitrice di X Factor con cui imaggia Ornella Vanoni. Il teatro si trasforma in una balera con gli Extraliscio che propongono la polka di Rosamunda. Tortna all’Ariston Nesli invitato da Fasma a cantare “la fine” e dopo un anno dal loro successo tornano i Pinguini Tattici Nucleari che con Bugo duettano su “un’avventura” di Battisti.
Medley ironico per Fedez e Francesca Michielin che propongono il tema felicità, tra Daniele Silvestri e Al Bano e Romina, Calcutta e i Jalisse, citando anche Sandra e Raimondo. “Amandoti” dei Cccp diventa sensualissima con i Maneskin e Manuel Agnelli.
A Sanremo è tornato Samuele Bersani che ha acocmpagnato Willie Peyote su “Giudizi universali” per uno dei momenti magici della serata. Incanta Orietta Berti con Le Deva che canta “Io che amo solo te”. Diverte Gio Evan con i cantanti di The Voice Senior e “gli anni” di Max Pezzali. Delicatissimo Ghemon che con i Neri per Caso dedica un medley alle donne. La Rappresentante di lista fa tornare all’Ariston Donatella Rettore inviatata a duettare la sua “splendido splendente” e Arisa si accompagna con “Michele Bravi in “Quando” di Pino Daniele. Madame ironizza su scuola e banchi a rotelle cimentandosi con il rap di Celentano, mentre lo Stato Sociale porta l’impegno politico a sostegno dei lavoratori dello spettacolo con “Non è per sempre” insieme agli attori Francesco Pannofino ed Emanuela Fanelli.
Ermal Meta omaggia Lucio Dalla e vince la serata con “Caruso”. Presenti virtualmente Franco Battiato per Colapesce e Dimartino che cantano “povera patria” e Guccini che accompagna Irama, che non è all’Ariston perchè in quarantena.
Angela Tangorra