Palloncini rossi e blu, i colori dei sindacati Cgil e Uil che oggi stanno manifestando contro la manovra e le politiche economiche e sociali del governo guidato da Giorgia Meloni. Fulcro della protesta è piazza del Popolo a Roma dove secondo i sindacati ci sono 60mila persone. “Adesso basta!” è lo slogan della manifestazione cui hanno aderito anche scuole, università, personale del mondo sanitario e del pubblico impiego con trasporti fermi per quattro ore dopo la precettazione. Quella di oggi è a prima di cinque giornate tra scioperi e manifestazioni in 58 città, da Nord a Sud, previste per i prossimi 24 novembre e primo dicembre. Sicilia e Sardegna si fermeranno il 20 e il 27 novembre.
“Meloni, il popolo ha fame”, “Altre cose devono scendere: le bollette, il caro vita, gli over 60 dai ponteggi” sono alcune delle scritte che si leggono sugli striscioni dei manifestanti. In piazza anche i numeri uno dei sindacati, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri. Per il primo “il governo manda il Paese a sbattere, non lo permetteremo”. Parole cui fanno eco quelle di Bombardieri: “Il governo ci vuole silenziosi? Sbaglia indirizzo. Questa piazza è una risposta di democrazia a chi fa il bullo istituzionale”.
Non si è fatta attendere la replica del ministro dei Trasporti e delle infrastrutture, Matteo Salvini, a Bari: “Sono orgoglioso che oggi venti milioni di italiani possano muoversi liberamente perché il diritto allo sciopero di una minoranza non può ledere il diritto al lavoro della maggioranza”.
Anna Piscopo