Il calcio bloccato dal Covid-19 tenta la ripartenza, ma il virus si ripresenta con precisione chirurgica. In giornata, il tanto atteso incontro in videoconferenza tra la FIGC e il Comitato scientifico del ministero della Salute. Tema della discussione, un protocollo blindato che consenta alle squadre di riprendere gli allenamenti collettivi in sicurezza. Al termine, gli animi appaiono distesi. Sono ormai superate le divergenze sorte in piena emergenza tra il ministro dello Sport, Spadafora, e il mondo del calcio. “Spero che i problemi siano stati risolti”, dichiara laconicamente il ministro al termine della riunione. Ma in serata, si ripropone lo spauracchio del Covid e la notizia si diffonde in men che non si dica. Tre calciatori e tre membri dello staff tecnico della Fiorentina sono risultati positivi ai controlli pre – ripresa. Anche la Samp informa che tra i tesserati sono tre i positivi, cui si aggiunge una positività di ritorno. Un interrogativo mai sciolto quello della possibilità di contrarre il virus due, tre o innumerevoli volte. Dubbi che rischiano di far commettere al calcio un clamoroso autogol, sia in caso di ripresa, che di stop definitivo. E mentre la Serie A arranca, i tedeschi imperturbabili annunciano al mondo che il futuro è ora: il 16 maggio si torna in campo per la Bundesliga.
Michele Paldera