Il ricorso di alcuni attivisti che non avevano potuto votare perché senza requisito di anzianità
Il Tribunale di Napoli ha sospeso il nuovo statuto del Movimento 5 Stelle, ratificato il 3 agosto scorso e l’elezione, due giorni dopo, di Giuseppe Conte alla presidenza.
Una nota diffusa dal Movimento, tuttavia, ha annunciato che le delibere saranno rivotate a breve: “Il provvedimento non ha accertato l’invalidità delle delibere adottate, ma ne ha disposto la sola sospensione” si legge nel comunicato.
Pronta anche la risposta dell’ex premier Conte: “La mia leadership non dipende dalle carte bollate, risponderemo con un bagno di democrazia” ha dichiarato.
“Le sentenze si rispettano. La situazione, non possiamo negarlo, è molto complicata” ha scritto sui social network il garante del M5S, Beppe Grillo. “In questo momento non si possono prendere decisioni avventate. Promuoverò un momento di confronto anche con Giuseppe Conte” ha aggiunto Grillo. “Nel frattempo, invito tutti a rimanere in silenzio e a non assumere iniziative azzardate prima che ci sia condivisione sulla strada da seguire”.
Il Tribunale di Napoli si è pronunciato sul ricorso di tre attivisti che non hanno potuto votare lo statuto perché con meno di sei mesi di anzianità. Il provvedimento del giudice, infatti, definisce “illegittima l’esclusione di 81.839 iscritti” con meno di sei mesi di anzianità che a inizio agosto non hanno potuto votare la consultazione.
Alla fine vi hanno partecipato 60.940 persone (approvando il testo con l’87% dei consensi), un numero inferiore a quello che sarebbe stato il quorum della metà più uno dei 195.387 complessivamente iscritti, contando anche quelli con meno di sei mesi.
Ora, per gli attivisti che hanno fatto ricorso, ma anche per l’Associazione Rousseau, bisogna riportare il M5S indietro di sette mesi, ripartendo dalla nomina del comitato direttivo con un voto indetto dal garante Beppe Grillo sulla piattaforma Rousseau. Dal Movimento, però, hanno fatto sapere che quella utilizzata per la votazione di agosto è una prassi consolidata e che mira a scongiurare l’infiltrazione di cordate organizzate ad hoc al fine di alterare le singole votazioni, complice anche la gratuità e semplificazione dell’iscrizione.
Gianvito Magistà