Sfuma il sogno del Grande Slam del tennista serbo Novak Djokovic agli US Open: è stato sconfitto in finale, in tre set, dal russo Daniil Medvedev. E quello che resta è il mancato raggiungimento del poker da leggenda e dell’iscrizione sulle tavole dei migliori giocatori di sempre, 52 anni dopo Rod Laver. Però “alla fine resta il sollievo che tutto sia finito”, commenta Nole. “Sono contento, sì. Mentalmente e fisicamente ho dato tutto, per due settimane, e alla fine è stato molto. Ma provo anche tristezza, anche se questa resta una stagione straordinaria”. Tono dimesso, polo bianca, sguardo basso: arriva così in conferenza stampa dopo il match perso in tre set, un triplo 6-4 contro Medvedev. La maledizione del Grande Slam sfuggitogli di mano, negandogli il ventunesimo, decisivo titolo e i sogni di gloria, lo fa mestamente restare a quota 20, alla pari con Federer e Nadal. “Il tennis è così – ha aggiunto il numero uno del ranking – ci sono molti giovani che stanno venendo fuori, ma io non mi fermo. Ci saranno altri tornei del Grande Slam da conquistare”. “E’ la prima volta che sono molto teso per il mio discorso, mi dispiace per te, Novak, sappiamo cosa c’era in palio ma con quello che hai fatto quest’anno in carriera per me sei il migliore di sempre”, ha commentato durante la cerimonia di premiazione il vincitore degli US Open. Il russo dedica il titolo a sua moglie. “La vittoria coincide con il nostro anniversario di matrimonio – ha svelato – durante il torneo non sapevo cosa regalarle e soprattutto di non avere il tempo di comprare qualcosa, intanto le regalo il titolo”.
Stefania Losito