Stati Uniti, Germania, Italia e Romania forniranno nuove difese aeree all’Ucraina, in particolare quattro sistemi Patriot e, dall’Italia, un altro sistema missilistico terra-aria Samp-T. Ad annunciarlo in un comunicato congiunto, in apertura del vertice Nato in corso a Washington, sono stati il presidente americano, Joe Biden, il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, la presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni, il presidente rumeno, Klaus Iohannis, e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. “Ci impegniamo a fornire all’Ucraina”, si legge, “ulteriori capacità di difesa aerea mentre si difende dalla continua aggressione della Russia, compresi gli attacchi deliberati della Russia contro le città ucraine e le infrastrutture civili e critiche”. La premier italiana Meloni ha poi condannato l’attacco russo contro l’ospedale di Kiev che, ha ricordato a sua volta il presidente ucraino Zelensky, ha provocato 43 vittime.
Dal summit di Washington, secondo alcune fonti, potrebbe intanto emergere una scadenza per “l’irreversibile” adesione di Kiev alla Nato. L’Italia ha invece fatto sapere che rispetterà l’impegno di spesa del 2% del prodotto interno lordo per la difesa. Il tutto, secondo la premier, avverrà “con i tempi e le possibilità che abbiamo” e considerando anche “l’impegno complessivo del Paese nella Nato”. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha invece annunciato di voler chiedere all’Unione europea di escludere tali investimenti dal patto di stabilità.
Vincenzo Murgolo