L’arcivescovo: “Atto inconsulto che dimostra la criminalità diffusa sul Gargano”
Il padre quasi ottantenne del sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti, è stato aggredito con pugni al volto mentre era con amici da una persona che, secondo quanto ricostruisce il primo cittadino, sarebbe proprietario di un immobile abusivo che il Comune ha fatto abbattere.
L’aggressione – ha ricostruito il primo cittadino – è avvenuta domenica mattina, mentre il genitore era vicino al porto con amici. Stando al racconto, un uomo di 60 anni si è avvicinato, ha minacciato l’anziano, poi lo ha strattonato facendolo cadere dalla sedia sulla quale era seduto e lo ha colpito con pugni in volto. Solo l’intervento degli amici ha evitato conseguenze peggiori. L’anziano, che ha riportato un trauma cranico, è stato medicato dai sanitari del pronto soccorso.
“Non è la prima volta che io e la mia famiglia siamo oggetto di minacce da parte di soggetti regolarmente denunciati
proprietari di un immobile abusivo che ho fatto abbattere due anni fa di concerto con la procura di Foggia – spiega Nobiletti – Da allora ci sono stati episodi di minacce di morte e aggressioni verbali nei miei confronti, mentre mio padre è stato oggetto di un tentativo di aggressione il 14 ottobre ed oggi è stato raggiunto e picchiato”.
Anche l’episodio di domenica è stato denunciato ai carabinieri di Vieste. “Non mi fermerò nella mia attività politica e di ripristino di ogni forma di legalità – sottolinea Nobiletti – I miei familiari hanno una grande forza. Non mi hanno mai chiesto di arretrare nella mia battaglia e sono sempre dalla mia parte”.
LA NOTA DELL’ARCIVESCOVO – “L’aggressione fisica e verbale avvenuta ieri, in strada, all’anziano genitore del sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti, è un ulteriore episodio di illegalità diffusa nel nostro amato Gargano. Non si può tacere
davanti a questo ennesimo atto di minacce, rivolte indirettamente ai rappresentanti delle Istituzioni, in particolare al sindaco di Vieste nonché presidente della Provincia di Foggia, e alla sua famiglia, cui va tutta la mia solidarietà personale e dell’intera Chiesa Diocesana”. Lo afferma in una nota l’arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, Franco Moscone. “Ne siamo certi – aggiunge – e lo ripetiamo con costanza: nelle nostre belle città garganiche non si devono tollerare atteggiamenti di chi vuole o sa solo usare la violenza per imporre i propri personali interessi o la propria visione di parte. La mia vicinanza e rinnovata stima in questo momento perciò va al sindaco e presidente Nobiletti ed alla sua famiglia per questo atto inconsulto subito, che sento come rivolto alla mia persona, come anche a tutto il popolo del Gargano, che sta cercando di rialzarsi e porre fine ai tanti lacci delle illegalità striscianti che pretendono di ottenere il proprio tornaconto e condizionare le istituzioni.
Quella “della Chiesa locale – ribadisce l’arvicescovo – è voce di condanna, che si alza nei confronti di queste mentalità
e modalità che infestano il nostro ‘amato Gargano’, ma anche voce di conforto ed incoraggiamento per un popolo che ha una storia ed una volontà di bene da difendere e far maturare. Per questo ricordo a tutti che non c’è giustizia, né tantomeno libertà se si perseguono logiche perverse e di parte”.
Stefania Losito