Oggi si sciopera all’ex Ilva di Taranto, Acciaierie d’Italia, nell’ambito della protesta sullo stato dell’industria che le sigle metalmeccaniche Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm hanno indetto nell’area centro sud dopo che venerdì è toccato alle fabbriche del nord. Il siderurgico è il complesso più grande dove oggi l’astensione dal lavoro avverrà nelle ultime quattro ore del primo e secondo turno e per le intere otto ore del terzo. In mattinata ci sarà un presidio di protesta sindacale sotto la Prefettura.
Lo sciopero odierno e’ a pochi giorni dall’autorizzazione ministeriale della nuova cassa integrazione per 2.500 dipendenti dello stabilimento di Taranto, cassa che in continuita’ con quella terminata il 19 giugno durera’ sino a fine anno, e che viene erogata in base ad una norma inserita nel decreto legge sulla pubblica amministrazione valevole per tutte le imprese strategiche con piu’ di 1.000 unita’ che lo scorso anno non hanno concluso la propria ristrutturazione. A Taranto, dicono i sindacati, si sciopera anche per il continuo protrarsi della cassa integrazione, per l’assenza di prospettive e di rilancio industriale a 11 anni (luglio 2012) dal sequestro giudiziario degli impianti per gravi reati ambientali, e per sollecitare al Governo una svolta sul piano societario col passaggio dello Stato in Acciaierie d’Italia dall’attuale 38 al 60 per cento, in maggioranza quindi (Invitalia, societa’ pubblica, e’ infatti partner del privato ArcelorMittal azionista di maggioranza).
Oggi, infine, si terra’ la riunione tra azienda e sindacati con la task force Lavoro della Regione Puglia ma servira’ solo a
chiudere la procedura di cig che AdI aveva aperto in Regione, su suggerimento di quest’ultima, e che prevedeva l’uso di un articolo della legge di Bilancio del 2022 che, in materia di ammortizzatori sociali, ha modificato alcune parti del decreto legislativo del 2015 sul Jobs Act. La procedura viene chiusa perche’ nel frattempo sulla proroga della cassa e’ arrivato da poco il decreto legge e quindi vale la nuova norma nazionale.
Stefania Losito