Si tratta di un verso di una canzone di Fabrizio De Andrè
“Anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti”. È la scritta sullo striscione affisso la notte scorsa sulla facciata della chiesa della Santissima Trinità a Potenza, riaperta giovedì mattina, nel cui sottotetto, il 17 marzo 2010, fu trovato il cadavere di Elisa Claps, la ragazza potentina scomparsa e uccisa il 12 settembre 1993.
Si tratta di un verso de “La canzone del maggio” di Fabrizio De Andrè. Lo striscione è stato poi rimosso nella mattinata di venerdì.
La famiglia Claps si era sempre opposta alla riapertura della chiesa. “Hanno agito furtivamente, come dei ladri – aveva detto Gildo Claps, fratello di Elisa riferendosi alla riapertura del luogo di culto –. “Non sono sorpreso perché sono stati ladri di verità per 30 anni”.
Gianvito Magistà