Un gruppo di giovanissimi tra i 18 e i 22 anni ad Andria avrebbe gestito le piazze dello spaccio e se qualcuno dei clienti non riusciva a saldare il debito per l’acquisto di marijuana, hascisc e cocaina, si passava alle estorsioni. È quanto hanno ricostruito i carabinieri nell’ambito dell’operazione denominata Exit che ha portato alla esecuzione di 12 misure cautelari.
Nello specifico due persone sono finite in carcere, una agli arresti domiciliari e per altre dieci è stato previsto il
divieto di dimora ad Andria.
Nel corso degli accertamenti è emerso che gli indagati, di cui 12 andriesi e uno residente in Austria per cui è stato emesso un mandato di arresto europeo, avevano come base la città di Andria e che “in modo stabile e duraturo” spiegano gli investigatori si sarebbero occupati “dello smercio al dettaglio di marijuana, hashish e cocaina”
potendo contare su un ampio numero di acquirenti tutti locali a cui avrebbero rivolto “condotte estorsive” se “incapaci di saldare i debiti contratti dalla compravendita dello stupefacente”. L’attività investigativa, coordinata dalla
Procura di Trani, è stata condotta dai carabinieri della stazione e della compagnia di Andria.
Stefania Losito